mercoledì 14 dicembre 2011

pc 14 dicembre - Operai Fincantieri Palermo... cassa integrazione, esuberi e "guerra tra poveri"?

Ieri mattina i compagni del circolo di proletari comunisti hanno fatto propaganda tra gli operai della Fincantieri di Palermo diffondendo il foglio contro il governo Monti.

Sono presenti soprattutto operai dell’indotto, dato che gli operai Fincantieri sono in gran parte in cassa integrazione già adesso; le discussioni, a parte i commenti contro il governo, le pensioni ecc. si sono concentrate sulla possibile chiusura del cantiere viste le ultime decisioni dei dirigenti dell’azienda che hanno ripreso e peggiorato il “piano industriale” nazionale che erano stati costretti a ritirare questa estate dopo le rivolte operaie in diversi stabilimenti.

Dal primo gennaio infatti nello stabilimento di Palermo dovrebbe scattare la cassa integrazione per due anni per tutti i circa 500 operai della Fincantieri e inoltre sono già stati dichiarati in esubero in 175, cioè questi operai saranno licenziati comunque alla fine della cassa integrazione. Di futuro quindi nemmeno l’ombra. Ma la cosa più vergognosa non è solo questo ma in particolare per lo stabilimento di Palermo l’accordo prevede che gli operai, che erano già in coda al collocamento a firmare per la cassa integrazione, durante questo periodo possono essere chiamati dalla Regione a fare dei lavori in altri campi, come per esempio la pulizia nelle scuole!

Qui, si diceva, tutta la dignità operaia va a farsi benedire, anche perché si va ad alimentare un’altra guerra tra poveri, dato che nelle scuole per esempio c’è già tanto precariato che non c’è affatto bisogno di aggiungerne altro!

Nessun sindacato, compreso la Fiom, propone iniziative che mettano fine a questo scempio continuo della condizione operaia, visto che le loro richieste al massimo continuano ad essere quelle di tavoli di vario tipo e “prese di posizione” della Regione che sta investendo soldi per la ristrutturazione dei bacini di carenaggio.

C’è bisogno di un altro tipo di organizzazione è stato ribadito più volte, ma per questo ci vuole, adesso, un vero scatto d’orgoglio “operaio”!

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