La strage di Viareggio è una di quelle stragi che non si dimenticano e fanno male, non solo ai familiari delle vittime, ai ferrovieri, alla popolazione di Viareggio, ma anche ai tanti che denunciano le morti sul lavoro e le stragi da insicurezza. E' una strage che indigna, tanto che le manifestazioni anche recenti sono molto partecipate. Indigna per l'arroganza del presidente delle Ferrovie Moretti, per la non volontà di fare giustizia, ma anche perchè ogni giorno si aggiunge un episodio che alimenta questa indignazione.
L'ultimo è che i milioni liquidati dall'assicurazione al Comune per il disastro ferroviario, finiscono per decisione del sindaco e della giunta comunale nella spesa corrente destinata a coprire i buchi di bilancio. 2 milioni e 800 mila euro come occasione per questi signori per aggiustare i conti di un Comune che come tanti altri non è certo un esempio di buon amministrazione al servizio dei cittadini.
E' chiaro che la protesta è immediatamente scoppiata. “Questa scelta ci addolora e fa male, quei soldi andrebbero stanziati in primo luogo per garantire la sicurezza e tutelare la salute dei cittadini, dei lavoratori e lavoratrici nei luoghi di lavoro e sul territorio”.
Ma in questo episodio c'è anche un di più di volgarità, la delibera è stata approvata martedì mentre si sviluppava la mobilitazione generale contro il licenziamento di Riccardo Antonini, ferroviere, tra i principali animatori della battaglia sulla strage, licenziato perchè ha accettato l'incarico di consulente dei familiari nella battaglia in Tribunale. Il sindaco con tanto di fascia ha sfilato alla testa della manifestazione, poi è andato in Comune e si è “fregato” i soldi del risarcimento.
“Una vera vergogna” dicono tutti a Viareggio e noi non possiamo che associarci.
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