Oggi, davanti alla facoltà di lettere, dove i banchetti di casa pound offrono gratuitamente dispense universitarie e davanti ad alcuni uffici comunali e a un centro commerciale, dove lavora un giovane ragazzo senegalese, sono stati attaccati 2 striscioni con su scritto:"siamo tutti senegalesi, fuori razzismo e fascismo dalle nostre città"
E' stato inoltre attacchinato e distribuito il seguente volantino:
Il 13 Dicembre a Firenze un uomo ha aperto il fuoco in Piazza Dalmazia su un gruppo di ambulanti senegalesi (due morti e un ferito grave). E' stato poi bloccato in un parcheggio sotterraneo e non è chiaro se si è ucciso o se è stato colpito a morte.
L'ennesimo atto di violenza nei confronti delle comunità migranti, l’ultimo episodio infatti risale solo a pochi giorni fa nel campo rom di Torino.
Gianluca Casseri, ragioniere di 50 anni, appassionato di esoterismo e di miti celtici, inneggiava su internet al mito della razza ariana ed era stato identificato nel corso di due manifestazioni di Casa Pound. Spulciando tuttavia su Internet (da ieri tra l'altro sono spariti molti dei suoi commenti da siti\ blog vicini all'estrema destra) emerge il profilo di un fanatico: nel 2001 fonda la rivista cartacea “La Soglia”; nel suo saggio “I protocolli del Savio di Alessandria” rilancia le teoria antisemita del complotto mondiale degli ebrei e le tesi più biecamente negazioniste sull’Olocausto. In un altro scritto, dedicato allo scrittore neofascista Adriano Romualdi, propone un minestrone in cui convergono la difesa della razza ariana, la purezza dell’Europa bianca e cristiana. Insieme a Enrico Rulli, Casseri ha anche scritto “La chiave del caos”, sedicente romanzo storico in cui s’intrecciano negromanzia, magia, esoterismo. Deliri razzisti e xenofobi.
Per il forum razzista Stormfront (sito web dell’orgoglio bianco) Casseri dopo il suo atto è stato definito un eroe, un intellettuale e per lui s’invoca “rispetto e onore”.
Lo stesso Gianluca Iannone (presidente di Casa Puond Italia ovvero capo dei “fascisti del terzo millennio”, così come si definiscono i militanti di CPI, e leader degli ZetaZeroAlfa, gruppo dichiaratamente fascista la cui musica rientra nell’alveo del cosiddetto “nazi-rock”) ospite ieri sera della trasmissione della giornalista Lucia Annunziata, definisce Casseri un intellettuale. Secondo Iannone inoltre “nel gesto di politico c’è poco. È un gesto folle di una persona sola e forse malata.”
I fatti di ieri a Firenze non sono opera di un pazzo ma un atto di razzismo di matrice fascista. Un pazzo avrebbe sparato nel mucchio, Casseri ha mirato alla pelle nera. L'atto seppur non dichiaratamente politico ha comunque una connotazione culturale, essendo dettato dall’odio razziale, un odio lucido e fermo che dimostra la vicinanza di certi soggetti all'estrema destra neofascista, emanazione paramilitare e movimentista della destra al potere, brodo di coltura di stragisti, sicari e mercenari sguinzagliati contro i movimenti popolari di lotta, i migranti, i militanti antagonisti, le femministe.
Un odio legittimato dalle stesse istituzioni locali e nazionali, dagli stessi partiti di destra e di sinistra, che negli anni hanno perseguito politiche di tolleranza e di riabilitazione del fascismo da un lato, di repressione e discriminazione razziali, sociali e sessiste dall’altro. Un odio sistemico, da Stato di polizia quindi, altro che il gesto di un pazzo, alimentato dalla fabbrica della paura e dall’ideologia della sicurezza come percezione della “protezione dal diverso”. Un odio che “serve” al sistema capitalistico in crisi per riassorbire i conflitti sociali sempre più acuti, impedire la ricomposizione di classe anche attraverso la guerra tra poveri e ristrutturarsi in chiave autoritaria.
Antifascisti e antifasciste sempre
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