Genova, oss licenziata perché chiedeva dispositivi di protezione individuali. Difendere il diritto alla salute delle lavoratrici / Esercitare e difendere il diritto di sciopero!
Una operatrice socio sanitaria, socia della cooperativa per cui lavorava, è stata licenziata dopo aver preteso mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale. La vicenda è avvenuta a Genova. Dell'accaduto il sindacato professionale Human Caring Sanità ha informato sia il governatore ligure che l'assessore alla Sanità.
La oss lavorava in una cooperativa dove prestava sevizio a livello domiciliare ed era la prima firmataria di un documento con cui si chiedevano dispositivi di protezione individuale e mascherine adatte a difendersi dal contagio di Covid-19. Cinque giorni dopo la sua richiesta è arrivato il licenziamento, ufficialmente 'per giusta causa', dopo una prima contestazione disciplinare e la relativa risposta, giudicata insufficiente.
«La sua - denuncia il sindacato Human Caring Sanità - è la storia di tanti oss che provano a ribellarsi contro chi amministra e amministra male le residenze sanitarie assistenziali, cooperative per anziani, dove oggi ci sono contagi di covid 19 tra gli operatori».
La oss lavorava in una cooperativa dove prestava sevizio a livello domiciliare ed era la prima firmataria di un documento con cui si chiedevano dispositivi di protezione individuale e mascherine adatte a difendersi dal contagio di Covid-19. Cinque giorni dopo la sua richiesta è arrivato il licenziamento, ufficialmente 'per giusta causa', dopo una prima contestazione disciplinare e la relativa risposta, giudicata insufficiente.
«La sua - denuncia il sindacato Human Caring Sanità - è la storia di tanti oss che provano a ribellarsi contro chi amministra e amministra male le residenze sanitarie assistenziali, cooperative per anziani, dove oggi ci sono contagi di covid 19 tra gli operatori».
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