sabato 11 aprile 2020

pc 11 aprile - Il catastrofismo ricattatorio della Confindustria è un alibi sulle proprie responsabilità e una giustificazione per il dopo

Il presidente degli industriali di Vercelli, Filippa: “Le aziende riaprano martedì o ci aspetta la miseria e un’ecatombe di posti di lavoro”

Mentre ad Aosta - Acciaieria Cogne si riapre tutto, chiaramente con la collaborazione che diventa cogestione dei sindacati confederali.
 
La Cogne Acciai Speciali si appresta ad ampliare la riapertura dei suoi reparti. Dopo una settimana di progressivo ritorno all’operatività dei reparti a freddo e della forgia e «verificata l’efficacia delle misure di sicurezza e delle procedure messe in atto nel corso dei sopralluoghi effettuati», a partire da martedì 14 aprile «riprenderà gradualmente anche l’attività produttiva dei restanti reparti a caldo all’interno delle filiere indicate dal relativo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri». Lo fanno sapere l’azienda e le organizzazioni sindacali in una nota congiunta.
«La decisione - si legge nel comunicato - è stata presa al termine di un’ampia e approfondita consultazione tra azienda e sindacati, che ha permesso di verificare positivamente il lavoro sinora svolto e avviare un confronto finalizzato a definire tempi e modi di riutilizzo degli spazi comuni, nell’ottica ovviamente di fare in modo che la Cogne Acciai Speciali continui a restare un luogo sicuro».
Per contenere gli spostamenti sul territorio e per gestire al meglio e in sicurezza la ripartenza di questi reparti, sono previsti una riduzione del numero di turni settimanali da martedì a venerdì e il mantenimento della modalità di lavoro agile (il cosiddetto smart working) per circa 200 addetti. Nello stabilimento sarà presente in ogni turno inizialmente circa il 16 per cento dei lavoratori totali che saliranno al 19 per cento nella giornata di venerdì quando riprenderà ad operare per soli due turni il reparto di laminazione.                          

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