La discussione ha coinvolto tutti i territori, acquisendo le attuali condizioni di rallentamento produttivo, le criticità presenti e le soluzioni individuate, in coerenza con quanto definito nei protocolli sottoscritti a livello nazionale, che hanno consentito una gestione in una prima fase di straordinaria drammaticità ed emergenziale.
Ora, pur in presenza e in costanza di condizioni difficili e restrittive, il coordinamento nazionale FIOM-CGIL, ritiene che si debba aprire una nuova fase nella quale sia prioritaria e indispensabile la chiarezza e la trasparenza, a partire dall’azienda, su come, dove e con quali volumi proseguire le
attività in Leonardo.
Diventa imprescindibile, al fine di valutare le attuali situazioni e condizioni dei volumi produttivi, nel rispetto assoluto delle normative in materia di salute e sicurezza definiti nei DPCM precedenti, che vengano attivati gli incontri nelle Divisioni presenti in Leonardo e delle aziende da essa controllate, alla presenza dell’azienda con gli HR e i responsabili di divisione/azienda unitamente alle segreterie nazionali, territoriali e alle RSU dei coordinamenti, al fine di acquisire in maniera chiara, realistica e trasparente come l’azienda ritiene di procedere sui riavvii produttivi parziali o totali, la gestione degli attuali lavoratori in Smart-working e come intende procedere alle coperture per coloro che non riprenderanno l’attività produttiva dopo la chiusura pasquale, per un arco temporale almeno fino al mese di Giugno.
Il coordinamento nazionale FIOM-CGIL “non ritiene più sostenibile il perdurare di voci discordanti sui volumi produttivi o forzature a livello territoriale per la firma di accordi a livello di sito, senza che vi sia chiarezza su come l’azienda pensa di affrontare questo periodo” si legge in una nota del coordinamento nazionale.
“Non è pensabile di non dire e non rendere noto con chiarezza, innanzitutto alle Lavoratrici e ai Lavoratori, in quali divisioni si lavorerà a pieno regime e per quale arco temporale e, contemporaneamente, non esplicitare dove questo non avverrà, e con quali strumenti l’azienda intende coprire le eventuali assenze. Una cosa è certa per il coordinamento della FIOM-CGIL nazionale: i Lavoratori hanno contribuito responsabilmente con una parte dei loro istituti, ora serve chiarezza e non sarebbe proponibile e sostenibile chiederne ancora a loro per l’utilizzo di ulteriori” prosegue la nota.
Pertanto il Coordinamento ritiene “che eventuali sottoscrizioni di accordi territoriali, per la FIOM-CGIL potranno avvenire quando saranno rese chiare le richieste sopracitate, in una fase che sarà lunga e che non può più essere gestita settimanalmente – si legge ancora nella nota -. La sottoscrizione di una eventuale proroga degli attuali protocolli nazionali potrà avvenire se, in un contesto di trasparenza e chiarezza per l’intero perimetro di Leonardo, si daranno risposte alle domande che i Lavoratori si chiedono: quanto lavorerò e per quali periodi, come saranno coperte le assenze, e se perderò importi salariali. Queste sono le domande a cui va data risposta e con chiarezza portata a conoscenza di coloro che rappresentiamo”.
Contemporaneamente il Coordinamento FIOM-CGIL ritiene “che vada aumentato il controllo sull’applicazione dei dispositivi individuali e tutte le iniziative volte a mantenere condizioni di salute e sicurezza rigorosi, dichiarando che ove non venissero rispettate tali norme, le RSU/RLS chiederanno la sospensione temporanea dell’attività lavorativa fino al ripristino delle condizioni previste”.
Infine il Coordinamento nazionale FIOM-CGIL di Leonardo, a tutti livelli dell’organizzazione, “si attiverà per una capillare informazione territoriale alle Lavoratrici e ai Lavoratori con trasparenza, chiarezza e realismo, senza badare a ciò che viene detto o riportato strumentalmente ai vari livelli, impegnando l’Organizzazione a trovare, se possibile, soluzioni che non vedano penalizzati i lavoratori, o che scarichino su di loro le scelte che altri dovrebbero assumere. Senza omettere, con realismo e con coerenza la FIOM-CGIL farà la sua parte nell’interesse dei Lavoratori, non per un paio di settimane, ma per tutto il tempo necessario fino al termine di questa fase lunga e non prevedibile. Ci auguriamo che ci sia un’assunzione di responsabilità collettiva di tutte le Parti al tavolo, la FIOM-CGIL si rende disponibile da subito ad avviare un confronto al fine di trovare soluzioni condivise nelle prossime giornate” conclude il Coordinamento nazionale Fiom Leonardo delle segreterie nazionali e territoriali Fiom.
Ora, pur in presenza e in costanza di condizioni difficili e restrittive, il coordinamento nazionale FIOM-CGIL, ritiene che si debba aprire una nuova fase nella quale sia prioritaria e indispensabile la chiarezza e la trasparenza, a partire dall’azienda, su come, dove e con quali volumi proseguire le
attività in Leonardo.
Diventa imprescindibile, al fine di valutare le attuali situazioni e condizioni dei volumi produttivi, nel rispetto assoluto delle normative in materia di salute e sicurezza definiti nei DPCM precedenti, che vengano attivati gli incontri nelle Divisioni presenti in Leonardo e delle aziende da essa controllate, alla presenza dell’azienda con gli HR e i responsabili di divisione/azienda unitamente alle segreterie nazionali, territoriali e alle RSU dei coordinamenti, al fine di acquisire in maniera chiara, realistica e trasparente come l’azienda ritiene di procedere sui riavvii produttivi parziali o totali, la gestione degli attuali lavoratori in Smart-working e come intende procedere alle coperture per coloro che non riprenderanno l’attività produttiva dopo la chiusura pasquale, per un arco temporale almeno fino al mese di Giugno.
Il coordinamento nazionale FIOM-CGIL “non ritiene più sostenibile il perdurare di voci discordanti sui volumi produttivi o forzature a livello territoriale per la firma di accordi a livello di sito, senza che vi sia chiarezza su come l’azienda pensa di affrontare questo periodo” si legge in una nota del coordinamento nazionale.
“Non è pensabile di non dire e non rendere noto con chiarezza, innanzitutto alle Lavoratrici e ai Lavoratori, in quali divisioni si lavorerà a pieno regime e per quale arco temporale e, contemporaneamente, non esplicitare dove questo non avverrà, e con quali strumenti l’azienda intende coprire le eventuali assenze. Una cosa è certa per il coordinamento della FIOM-CGIL nazionale: i Lavoratori hanno contribuito responsabilmente con una parte dei loro istituti, ora serve chiarezza e non sarebbe proponibile e sostenibile chiederne ancora a loro per l’utilizzo di ulteriori” prosegue la nota.
Pertanto il Coordinamento ritiene “che eventuali sottoscrizioni di accordi territoriali, per la FIOM-CGIL potranno avvenire quando saranno rese chiare le richieste sopracitate, in una fase che sarà lunga e che non può più essere gestita settimanalmente – si legge ancora nella nota -. La sottoscrizione di una eventuale proroga degli attuali protocolli nazionali potrà avvenire se, in un contesto di trasparenza e chiarezza per l’intero perimetro di Leonardo, si daranno risposte alle domande che i Lavoratori si chiedono: quanto lavorerò e per quali periodi, come saranno coperte le assenze, e se perderò importi salariali. Queste sono le domande a cui va data risposta e con chiarezza portata a conoscenza di coloro che rappresentiamo”.
Contemporaneamente il Coordinamento FIOM-CGIL ritiene “che vada aumentato il controllo sull’applicazione dei dispositivi individuali e tutte le iniziative volte a mantenere condizioni di salute e sicurezza rigorosi, dichiarando che ove non venissero rispettate tali norme, le RSU/RLS chiederanno la sospensione temporanea dell’attività lavorativa fino al ripristino delle condizioni previste”.
Infine il Coordinamento nazionale FIOM-CGIL di Leonardo, a tutti livelli dell’organizzazione, “si attiverà per una capillare informazione territoriale alle Lavoratrici e ai Lavoratori con trasparenza, chiarezza e realismo, senza badare a ciò che viene detto o riportato strumentalmente ai vari livelli, impegnando l’Organizzazione a trovare, se possibile, soluzioni che non vedano penalizzati i lavoratori, o che scarichino su di loro le scelte che altri dovrebbero assumere. Senza omettere, con realismo e con coerenza la FIOM-CGIL farà la sua parte nell’interesse dei Lavoratori, non per un paio di settimane, ma per tutto il tempo necessario fino al termine di questa fase lunga e non prevedibile. Ci auguriamo che ci sia un’assunzione di responsabilità collettiva di tutte le Parti al tavolo, la FIOM-CGIL si rende disponibile da subito ad avviare un confronto al fine di trovare soluzioni condivise nelle prossime giornate” conclude il Coordinamento nazionale Fiom Leonardo delle segreterie nazionali e territoriali Fiom.
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