Il “partito dell’ordine” e la guerra mediatica
.....I
media stanno battendo particolarmente sul carattere violento del
movimento, in un bombardamento mediatico dove le voci fuori dal coro
vengono ben presto estromesse – come è successo a Patrick Le Hyaric,
direttore de l’ “Humanité”, a LCI (un canale tv all news) mentre tentava
di inquadrare le ragioni della protesta.
.....In particolare, è stata data grande rilevanza ad un episodio della manifestazione sauvage
parigina di sabato, durante la fase finale, con la folla dei
manifestanti che stava sfilando sui Campi Elisi, dopo aver di fatto
eluso sin dalla prima mattina il dispositivo di sicurezza delle forze
dell’ordine, ingannate da un “falso annuncio” di Eric Drouet – una delle
figure di spicco della protesta arrestate sabato – per un
concentramento a Versailles.
Una sequenza televisiva “tagliata” mostra 4 centauri della polizia in panne impegnati a difendersi dalla folla, mentre le moto erano a terra; un agente ad un certo punto sfodera la sua pistola e la punta contro i manifestanti. Di lì a poco riescono a risalire sui loro mezzi ed allontanarsi, mentre la folla si scaglia loro contro. cercando di colpirli con ciò che aveva a disposizione.
La
sequenza integrale che circola sui canali di contro-informazione e sui
social mostra l’antefatto, cioè l’arrivo degli agenti in moto al lato
del corteo e il lancio di alcuni dispositivi “disperdenti” su una folla
che sta sfilando tranquillamente a fine manifestazione; senza quindi che
ci fosse alcuna necessità per l’ordine pubblico, se non quella di
stampo punitivo contro i manifestanti.
Al
coro di difesa delle forze dell’ordine, si associano naturalmente la LR
e il Rassemblement National (ex-FN) di Marine Le Pen, oramai cooptati
dentro il “partito dell’ordine” insieme alla dirigenza del sindacato
CFDT.
Justice Nulle Parte, Police par tout!Occorre rammentare – per capire come tale comportamento delle forze dell’ordine sia usuale e abbia provocato un morto e numerosi feriti gravi, tra cui molti minorenni che hanno partecipato alle proteste studentesche – l’elenco delle persone uccise o ferite gravemente dal 17 novembre a causa dell’azione delle forze dell’ordine:
– ZINEB REDOUANE, 80 anni, è stata uccisa da una granata lacrimogena ricevuta al volto a Marsiglia il 1 dicembre
– JEROME H. ha perduto l’occhio sinistro a causa di un tiro di LBD 40 a Parigi il 24 novembre 2018
– PATRICK, ha perduto l’occhio sinistro per lo stesso motivo, lo stesso giorno, sempre
nella capitale
nella capitale
– ANTONIO, 40 annni, vive a Pimprez, è stato gravemente ferito al piede per una granata GLI F4, sempre a Parigi il 24 novembre
– GABRIEL, 21 anni, apprendista calderaio che vive nella Sarthe, ha avuto una mano amputata da una granata GLI F4, a Parigi, lo stesso giorno
– SIEGFRIED,
33 anni, che vive vicino a Epernay, è stato gravemente ferito ad una
mano da una granata GLI F4, sempre nella capitale e sempre il 24
– MAXIME
W., si è ustionato ad una mano e ha perduto definitivamente l’udito a
causa di un una granata GLI F4 a Parigi il 24 novembre 2018.
– CEDRIC P., apprendista carrellista a la Possession (Isola della Réunion), ha perduto l’occhio sinistro a causa di un tiro di LBD 40 alla Possession il 27 novembre 2018.
– GUY B., 60 anni, ha avuto la mascella fratturata da un tiro di LBD 40 a Bordeaux, il primo dicembre 2018.
– AYHAN,
50 anni, tecnico Sanofi che vive a Joué-les-Tours, ha avuto una mano
amputata da una granata di GLI F4, a Tours il 1° dicembre
– BENOIT,
29 anni, è stato gravemente ferito alla tempia da un tiro di LBD 40 a
Toulouse, il 1° dicembre 2018. È stato posto in coma farmacologico per
15 giorni, ed è in pericolo di vita
– MEHDI, 21 anni, è stato gravemente ferito perché malmenato dalla polizia a Parigi il 1° dicembre 2018.
– MAXIME I., 40 anni, ha subito una doppia frattura alla mascella a causa di un tiro di LBD 40, a Avignone il 1 dicembre 2018.
– FREDERIC R., 35 anni, ha avuto la mano amputata da un GLI F4, il 1° dicembre 2018 a Bordeaux.
– DORIANA,
16 anni, studentessa delle medie-superiori che vive a Grenoble, ha
avuto il mento fratturato e due denti rotti da un tiro di LBD 40 a
Grenoble, il 3 dicembre 2018.
– ISSAM,
17 anni, studente delle medie-superiori a Garges les Gonesse, ha avuto
la mascella fratturata da un tiro di LBD 40, a Garges-les-Gonesse il 5
dicembre 2018.
– OUMAR,
16 anni, studente delle scuole medie superiori che vive a Saint Jean de
Braye, ha avuto la fronte fratturata da un tiro di LBD 40, a Saint Jean
de Braye il 5 dicembre 2018.
– JEAN-PHILIPPE L., 16 anni, ha perduto l’occhio sinistro a causa di un tiro di LBD 40, il 6 dicembre 2018 a Bézier.
– RAMY, 15 anni, vive a Vénissieux, ha perduto l’occhio sinistro a causa d’un tiro di LBD 40 o di una granata “anti-accerchiamento”, a Lione il 6 dicembre 2018.
– ANTONIN, 15 anni, ha avuto la mascella e la mandibola fratturate per un tiro di LBD 40, a Digione l‘8 dicembre 2018.
– THOMAS,
20 anni, studente universitario che vive a Nîmes, è stato gravemente
ferito al petto da un tiro di LBD 40 à Paris le 8 décembre 2018.
– DAVID, scalpellino
che vive nella regione parigina, ha riportato la frattura della
mascella e il labbro strappato da un tiro di LBD 40, a Parigi l’8
dicembre 2018.
– FIORINA L., 20 anni, studente di Amiens, ha perduto l’occhio sinistro a causa di un tiro di LBD, a Parigi, l’8 dicembre 2018.
– ANTOINE B., 26 anni, ha avuto la mano amputata da una granata di GLI F4 a Bordeaux il 8 dicembre 2018.
– JEAN-MARC M., 41 anni, orticultore di Saint-Georges d’Oléron, ha perduto l’occhio destro a causa di un tiro di LBD 40, a Bordeaux, l’8 dicembre 2018.
– ANTOINE C., 25 anni, grafico freelance che vive a Parigi, ha perduto l’occhio sinistro a causa di un tiro di LBD 40, a Parigi, l’8 dicembre 2018.
– CONSTANT,
43 anni, tecnico-commerciale disoccupato che vive a Bayeux, ha avuto il
naso fratturato da un tiro di LBD 40, a Mondeville l’8 dicembre 2018.
– CLEMENT F., 17 anni, è stato ferito alla gola da un tiro di LBD 40, a Bordeaux l’8 dicembre 2018.
– NICOLAS C., 38 anni, ha avuto la mano sinistra fratturata da un tiro di LBD 40 a Parigi, l’8 dicembre 2018.
– YANN, ha avuto la tibia fratturata da un tir di LBD 40 a Tolosa, l’8 dicembre 2018.
– PHILIPPE,
è stato gravemente ferito alle costole con emorragia interna e
complicazioni alla milza da un tiro di LBD, a Nantes l’ 8 dicembre 2018
– ALEXANDRE F., 37 anni, ha perduto l’occhio destro a causa di un tiro di LBD 40, l’8 dicembre 2018 à Parigi.
– MARIEN, 27 anni, ha avuto una doppia frattura alla mano destra a causa d’un tiro di LBD 40, l’8 dicembre 2018 a Bordeaux.
– FABIEN, ha avuto lo zigomo e il naso fratturati da un tiro di LBD 40, l’8 dicembre 2018, a Parigi.
– LOLA, 18 anni studentessa universitaria ferita da un flashball il 18 dicembre a Biarritz. Tiro alla testa con una doppia frattura della mascella e alcuni denti asportati.
Naturalmente,
a questo agghiacciante bollettino delle violenze delle forze
dell’ordine prima dell’Atto VI, andranno aggiunte quelle di sabato su
cui le varie reti di attivisti stanno raccogliendo testimonianze, foto e
video.
Ma
oltre al dovere di cronaca, abbiamo riportato questo elenco, per un
semplice fatto: nonostante questa carneficina, non c’è alcun segnale di
smobilitazione e c’è una profonda coscienza di ciò che si rischia quando
si va in piazza.
Un
video della mobilitazione a Nantes la dice lunga… Mostra infatti la
calma e la disciplina dei manifestanti che, nonostante la fitta nebbia
di lacrimogeni procedono compatti e composti, senza dare luogo al solito
“fuggi fuggi”, continuando a manifestare senza pestarsi l’un l’altro.Amnesty International denuncia il Paese dei Lumi
Una puntuale denuncia della sezione francese di Amnesty International pubblicata il 17 novembre – che i media nostrani si sono ben guardati dal citare o
riprendere – denuncia differenti violazioni: dall’”uso eccessivo” della
forza, alla limitazione del diritto di cronaca e all’attacco al diritto
di manifestare attraverso gli arresti preventivi.
Sempre Amnesty aveva redatto un preciso rapporto in precedenza su come la proclamazione dell’ “etat d’urgence” dopo gli attentati terroristi del 2015 aveva pesantemente minato la libertà di manifestare.
“Dopo
circa un anno, noi abbiamo indagato sul rispetto del diritto a
manifestare in Francia. Ciò che abbiamo constatato è inequivocabile:
l’applicazione dello stato d’urgenza e un uso sproporzionato della forza
hanno limitato un diritto fondamentale in maniera preoccupante in
questo Paese. Dopo il novembre
2015 e i terribili attentati che hanno toccato la Francia, lo stato
d’urgenza è stato instaurato e rinnovato cinque volte. Tenendo conto che
il fine di questo provvedimento era
prevenire dei nuovi attacchi, le misure dello stato d’urgenza sono
state utilizzate per vietare 155 manifestazioni. Ogni 3 giorni circa,
una manifestazione è stata vietata in Francia con questo pretesto.
Inoltre, 595 divieti individuali di manifestare sono stati ordinati
dalle prefetture in Francia, per “prevenire le violenze nelle
manifestazioni”, anche se la maggior parte delle volte non esistevano che pochi o nessun elemento in grado di dimostrare che queste persone avrebbero partecipato a delle violenze.”
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