pc 29 dicembre - Con i compagni di Cosenza inquisiti per la lotta per la casa - Massima mobilitazione - SRP
Contro il teorema inquisitorio della procura calabrese che ipotizza il reato di associazione a delinquere per alcuni dei militanti protagonisti delle lotte sull'abitare in questo territorio. surreale teorema inquisitorio costruito dalla Procura di Cosenza, c’è bisogno che la città si stringa attorno a chi, da anni, sempre alla luce del sole, ha lottato, fianco a fianco con gli ultimi, per rivendicare un diritto fondamentale, quello all’abitare. Crediamo che per decine di uomini, donne e bambini, provenienti da tutte le parti del mondo, essersi guadagnati un tetto sulla testa, rappresenti, a oggi, una conquista irrinunciabile, uno squarcio di dignità all’interno di un cielo che fa sempre più nero, minaccioso: da Minniti a Salvini, stesso refrain, stesse violazioni delle libertà personali, stessa assoluta indifferenza nei confronti dei bisogni primari di chi, spesso, non ha nulla.Siamo stati indagati, ci hanno dato dei delinquenti, ma noi non arretriamo neanche di un millimetro, consci del fatto che la città ci conosce e, tante volte, ha lottato con noi, è scesa in piazza con noi, ci ha aiutato concretamente a dare vita a numerose iniziative. Di fronte a simili infamanti accuse, c’è solo un modo per reagire: schierarsi. Chi, oggi, non si schiera dalla parte di Prendocasa, automaticamente, si schiera dalla parte del malaffare, della malapolitica, dei giochi di potere, dalla parte di tutto quello che, in questi lunghi anni, abbiamo costantemente denunciato e contribuito a scoperchiare. E, forse, proprio per questo, oggi, ci indagano, perché abbiamo smontato “giocattoli”, compromesso interessi privati, messo alla berlina affaristi, palazzinari e politicanti di ogni colore e appartenenza.
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