La Cause du peuple
Durante
la mobilitazione dello scorso fine settimana, il governo ha fortemente
scoraggiato le persone a partecipare vietando le manifestazioni e bloccando il
trasporto e l'accesso alle principali città. Come lo scorso fine settimana, esso
ha approfittato dei rinforzi della polizia per eventi culturali e sportivi
annullati graziosamente dalle autorità. In particolare, è stato il caso delle
partite di calcio della Premier Ligue, che hanno permesso a intere camionette di
CRS di sparare gas lacrimogeni e pallottole di gomma sui manifestanti invece di
far guardare una partita di venerdì e sabato.
Anche
i giornalisti e i media hanno giocato il loro ruolo in questa grande macchina
che stava lavorando per garantire che le mobilitazioni dello scorso fine
settimana fossero viste come un fallimento prima ancora che si svolgessero. Gli
editorialisti non hanno esitato a cadere nell'insulto, attaccando moralmente i
gilet gialli e i sindacati dal punto di vista della "dignità nazionale" e del
"rispetto" dopo il massacro di Strasburgo.
Eppure,
nonostante l'enorme schieramento di polizia e i tentativi di far vergognare il
movimento, questo fine settimana decine di migliaia di persone, sindacalisti,
gilet gialli e studenti delle scuole superiori hanno protestato e hanno
continuato a urlare la loro rabbia.
E
all’inizio di questa settimana, cosa fa il governo, annunciandolo trionfalmente?
Evacua manu militari, con operazioni e veicoli coordinati di polizia, le rotonde
bloccate e i luoghi dell’occupazione. Fa sparare la polizia i proiettili di
gomma e inonda di lacrimogeni per far sgomberare la gente. Fa arrestare a man
bassa, giudica e mette in prigione senza farsi tante domande. Si tratta di una
strana attitudine per uno stato che si suppone "conquistatore", quella di
dispiegare mezzi più ampi dopo la sua presunta vittoria contro coloro che
afferma di aver vinto.
L'accelerazione
di questa macchina della repressione nei movimenti di massa ha lo scopo di
spaventare le molte persone che sono d'accordo con le richieste sociali che
vengono fatte proprio ora per strada, nei quartieri e nelle fabbriche. Questo
dimostra che lo stato ha preso sul serio la minaccia.
La
Cause du peuple
18.12.18
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