ITALIA Inail, nei primo otto mesi del 2018 i morti sul lavoro sono 713
Aumentano le morti sul lavoro nei primi 8 mesi dell'anno. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all'Inail tra gennaio e agosto sono state 713, 31 rispetto alle 682 dell'analogo periodo del 2017 (+4,5%). L'aumento, afferma l'istituto, è dovuto soprattutto all'elevato numero di decessi avvenuti nel mese di agosto di quest'anno rispetto all'agosto 2017 (92 contro 51), alcuni dei quali causati da incidenti "plurimi", ovvero quelli che causano contemporaneamente la morte di due o piu' lavoratori......
Nello stesso tempo la classe operaia, indipendentemente dalla servitù generale che è legata al sistema del lavoro salariato, non deve esagerare a se stessa il risultato finale di questa lotta quotidiana. Non deve dimenticare che essa lotta contro gli effetti, ma non contro le cause di questi effetti; che essa può soltanto frenare il movimento discendente, ma non mutarne la direzione; che essa applica soltanto dei palliativi, ma non cura la malattia. Perciò essa non deve lasciarsi assorbire esclusivamente da questa inevitabile guerriglia, che scaturisce incessantemente dagli attacchi continui del capitale o dai mutamenti del mercato. Essa deve comprendere che il sistema attuale, con tutte le miserie che accumula sulla classe operaia, genera nello stesso tempo le condizioni materiali e le forme sociali necessarie per una ricostruzione economica della società. Invece della parola d’ordine conservatrice: «Un equo salario per un’equa giornata di lavoro», gli operai devono scrivere sulla loro bandiera il motto rivoluzionario: «Soppressione del sistema del lavoro salariato»84.
Dopo questa lunga e, temo, affaticante esposizione, alla quale non potevo sottrarmi senza nuocere all’argomento, concludo proponendovi l’approvazione della seguente risoluzione :
Primo. Un aumento generale del livello dei salari provocherebbe una caduta generale del saggio generale del profitto, ma non toccherebbe, in linea di massima, i prezzi delle merci.
Secondo. La tendenza generale della produzione capitalistica non è di elevare il salario normale medio, ma di ridurlo.
Terzo. Le Trade Unions compiono un buon lavoro come centri di resistenza contro gli attacchi del capitale; in parte si dimostrano inefficaci in seguito a un impiego irrazionale della loro forza. Esse mancano, in generale, al loro scopo, perché si limitano a una guerriglia contro gli effetti del sistema esistente, invece di tendere nello stesso tempo alla sua trasformazione e di servirsi della loro forza organizzata come di una leva per la liberazione definitiva della classe operaia, cioè per l’abolizione definitiva del sistema del lavoro salariato.
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