PER
LE DONNE IL 2018 SI CHIUDE PEGGIO DI COME SIA INIZIATO
CONTINUANO,
ANCHE SOTTO LE FESTE NATALIZIE, VIOLENZA E MASSACRO DELLE DONNE
SOPRATTUTTO NELLA “SACRA FAMIGLIA”
IL
FEMMINICIDIO E LA VIOLENZA SULLE DONNE
SI
DEVONO FERMARE, GOVERNO E SISTEMA BISOGNA ROVESCIARE!!
Forse
non tutti ricorderanno che il 2018 è cominciato con 4 femminicidi
nel solo mese di gennaio, consumatisi in ambito familiare. Ma come
si può purtroppo vedere, l’anno si conclude ancora peggio, con
l’uccisione di 3 donne in sole 24 ore, avvenuti nella giornata del
23 dicembre scorso, l’antivigilia di Natale, per mano di mariti,
compagni ed ex.
Le
vittime: 1) Michela Fiori, quarant’anni, di Alghero, strangolata
dal marito, dal quale si stava separando. La donna precedentemente si
era rivolta ad un centro antiviolenza per denunciare i
maltrattamenti subiti continuamente dal consorte; 2) una donna di
origine dominicana di 36 anni, residente a Scalea, è stata
scaraventata dalla finestra del quarto piano dal convivente;
3) Francesca Petrolini, 53 anni, ammazzata - insieme al nuovo compagno -
a colpi di arma da fuoco dall’ex fidanzato, che la perseguitava e
minacciava da tempo, tanto che la vittima aveva segnalato più volte
l’accaduto alla polizia.
Inoltre,
sempre nel medesimo giorno, nella provincia di Cosenza stava per
essere
commesso un altro femminicidio: un uomo di 63 anni ha cercato
di strangolare la propria moglie con un filo elettrico, ma ha poi
desistito grazie all’arrivo della figlioletta, che piangendo ha
fermato il padre.
Dai dati
Eures emerge che le donne uccise nei primi 10 mesi dell’anno sono
state 106; uccisioni avvenute per oltre il 72% dei casi all’interno
del tanto osannato “focolare domestico”, e nell’80% commessi
da cittadini italiani.
Altresì,
lo stesso Eures mette in rilievo come malgrado si sia registrata una
riduzione totale del numero degli omicidi commessi in Italia dall’1
gennaio al 31 ottobre 2018, l’incidenza delle donne uccise invece è
cresciuta, infatti, i femminicidi sono saliti al 37,6%, mentre nel
2017 sono stati il 34,8%.
A questa
vera e propria strage (peraltro annunciata, giacché ultimo atto
di ripetute violenze fisiche e psicologiche subite e denunciate più
volte, ma invano, dalle donne alle questure, prima di essere
massacrate) si aggiungono le violenze di ogni altro tipo, dallo
stalking (8.414 denunce da gennaio ad agosto 2018) ai maltrattamenti
in famiglia (10.204), alla violenza sessuale, i cui casi denunciati,
sempre da gennaio ad agosto 2018, sono stati n. 2.977.
E’
sotto gli occhi di tutti il fatto che tutta questa barbarie - che vede
donne uccise peraltro crudelmente: a coltellate, a fucilate, a
pistolettate, a sprangate, a picconate, bruciate vive, soffocate,
strangolate, impiccate, oltreché sfregiate con l’acido, massacrate
di botte, segregate e stuprate orribilmente - sia divenuta oramai del
tutto una tragica normalità.
Una
tragica normalità alimentata ancor più dal governo NERO Lega /M5S,
che da quando è giunto al potere, come si è visto, ha attaccato
ancor più l’insieme dei diritti delle donne, a cominciare
dall’IVG, fino lavoro, ai diritto di famiglia etc., santificando il
focolare domestico ed il ruolo subalterno delle femmine, inasprendo
oltretutto la repressione contro le lavoratrici e le donne che osano
ribellarsi allo stato di cose.
A fronte
di tutto questo orrore e della crociata del nuovo esecutivo
fascio-razzista-sessista di Salvini/Di Maio - teso ad opprimere e
riportare indietro, al medioevo, l’altra metà del cielo - le
solite passerelle, innocue, così come i compromessi e le riforme
invocate dal femminismo borghese e piccolo borghese - da sempre al
servizio del capitale e della reazione - rappresentato
inconfutabilmente anche dalla direzione di NUDM, sono deleterie poiché
illusorie e fuorvianti da quella che è la causa fondamentale (il
sistema capitalistico) dell’oppressione e dell’infima condizione
e posizione delle donne in questa merda di società,
L’inarrestabile
lotta delle lavoratrici e delle donne, dal sud al nord, e via via la crescente adesione allo SCIOPERO DELLE DONNE indetto a partire dal
2013 dallo SLAI cobas sc e organizzato dal MFPR, nonché la
partecipazione alle diverse manifestazioni nazionali come pure quelle
dell’8 marzo e del 25 novembre scorsi, di alcune centinaia di
migliaia di donne, tra cui parecchie lavoratrici, precarie,
studentesse e giovani, mostrano, senza alcun dubbio, la necessità di
trasformare radicalmente l’esistente, altro che riforme! Altro che
rincorrere, come fa una parte di NUDM, sindacati venduti, istituzionali e filo
padronali, come pure cgil e fiom, che rifiutano, come del resto ci si
aspettava, di proclamare lo SCIOPERO DELLE DONNE nonostante il doppio
attacco, di stampo fascista, sferrato all’universo femminile dal
nuovo governo.
FACCIAMO DEL 2019
L’ANNO DELLA RIVOLTA DELLE DONNE, A COMINCIARE DA QUELLE
PROLETARIE, LE PIU’ SFRUTTATE E OPPRESSE, E PERTANTO: FORZA
PODEROSA DELLA RIVOLUZIONE!
MA
QUALE COMPROMESSO, MA QUALI RIFORME, MA QUALE VOTAZIONE
L’UNICA
VIA E’ PIU’ CHE MAI LA RIVOLUZIONE!
LOTTIAMO
PER LA LIBERAZIONE
NON CI FA PAURA LA VOSTRA REPRESSIONE!
26.12.2018
Lavoratrici
SLAI Cobas sc - Policlinico Palermo
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