Dopo quasi tre mesi di detenzione, dopo innumerevoli ricorsi per sospendere la custodia cautelare, dopo 5000 euro di cauzione versata allo Stato tedesco e poi rifiutata, finalmente stamattina al tribunale di Altona, ad Amburgo, Orazio è stato processato per i fatti avvenuti nelle giornate del 6, 7 e 8 luglio per le strade di Amburgo, durante il G20 e, nello specifico, accusato di tentativo di lesione verso un pubblico ufficiale.
E’ stato il primo italiano ad essere processato, tra i
5 totali ancora sotto custodia cautelare , anche se ci sono già stati
numerosi processi nelle scorse settimane. Cambia la nazionalità, ma
l’andazzo della magistratura resta lo stesso: condannato ad un anno,
anche se con condizionale. Ad oggi, non risulta nessun assolto, tra
tutti i processati del G20. Cosa vuol dire questo?
Vuol dire che Orazio potrà tornare in Italia, riabbracciare i propri familiari, amici e compagni.
Ma vuole anche dire che ad essere stato processato stamattina nelle aule tedesche non è stato il singolo reato commesso, ma la voglia di giovani uomini e donne, di scendere nelle strade del cuore ricco dell’Europa neoliberista, per ricordare che 20 persone che stanno sedute intorno ad un tavolo non possono e non devono potere decidere sul nostro futuro.
Vuol dire che Orazio potrà tornare in Italia, riabbracciare i propri familiari, amici e compagni.
Ma vuole anche dire che ad essere stato processato stamattina nelle aule tedesche non è stato il singolo reato commesso, ma la voglia di giovani uomini e donne, di scendere nelle strade del cuore ricco dell’Europa neoliberista, per ricordare che 20 persone che stanno sedute intorno ad un tavolo non possono e non devono potere decidere sul nostro futuro.
Vuol
dire anche che la questione non si è ancora chiusa, che aspettiamo il
processo, non ancora fissato, di Alessandro, e di tutti gli altri
detenuti nelle carceri tedesche, e che chiediamo ancora a gran voce la
liberazione di tutte e tutti.
Intanto
riportiamo a casa Orazio, e siamo pronti e vogliosi di festeggiare
questa prima liberazione, in attesa di riavere entrambi i nostri
compagni a casa, e tutti i ribelli che hanno attraversato Amburgo liberi
e pronti a riprendere la lotta.
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