Mentre
a Parigi si conclude l’accordo per il controllo della Stx da parte di
Fincantieri, nello stabilimento di Palermo arriva una nuova commessa, che più
che nuova è sempre la stessa, nel senso che si tratta di rifacimenti,
allungamenti, ristrutturazioni… insomma lavori importanti ma di relativa breve
durata che non riescono a saturare gli impianti e quindi ad impiegare tutti gli
operai Fincantieri e quelli dell’indotto. In questo caso si tratta di allungare
la Silver Spirit, come riportano di giornali, nave della Silversea, la società
del settore crociere ultra-lusso.
“La
trasformazione della nave sarà gestita integralmente all’inizio del prossimo
anno, i lavori partiranno da marzo 2018” (Giornale di Sicilia 27/9/17).
A
questo punto c’è sempre il riconoscimento delle qualità degli operai: “La
scelta del cantiere palermitano – continua il giornale – non è stata fatta a
caso. Tra il 2014 e il 2015 infatti le tute blu dello stabilimento Fincantieri
di Palermo hanno portato a termine il maestoso programma ‘Rinascimento’ della
MSC Crociere: quattro navi sono state allungate ognuno di 24 metri. La
straordinaria impresa ingegneristica è consistita nello spostare in avanti di
30 metri su delle rotaie il troncone di pura di 13 mila tonnellate, separato
dal resto della nave, per consentire l’inserimento del
troncone centrale di nuova costruzione di 2.200 tonnellate”.
troncone centrale di nuova costruzione di 2.200 tonnellate”.
E
ancora: “L’allungamento di una
nave comporta un livello di complessità raro in un settore già ad alto
contenuto tecnologico come quello crocieristico. Il nostro gruppo e il cantiere
di Palermo oggi vantano una consolidata e riconosciuta esperienza in questo
genere di operazioni, confermata dal progetto che Silversea ci ha affidato, e
siamo particolarmente orgogliosi perché lo cureremo direttamente dalla
progettazione all’intera esecuzione, fino alla consegna all’armatore”.
Meglio
di così, si direbbe… ma l’azienda in un incontro con alcuni sindacati a livello
locale ha “garantito” ore lavoro, sempre di questo tipo e con l’impiego degli
stessi operai, fino al 2019. Ciò vuol dire che non è prevista ancora nessuna
nave da costruire per intero! Questo significherebbe almeno un paio d’anni di
lavoro a pieno regime con l’impiego di migliaia di operai. Per questo, bisogna
continuare a pretenderlo, dato che come succede da anni la Fincantieri ha in
portafoglio un numero incredibile di commesse e il carico di lavoro viene tutto
spostato verso Genova e Marghera.
Ma
come succede negli accordi come quello in corso, tra governo francese e governo
italiano sul controllo dell’azienda, si parla di tutto tranne che degli operai
e delle loro condizioni di lavoro! Mancano gli operai in questi accordi! Manca
la loro voce e la loro forza per provare a ribaltare la posizione dei padroni,
e dei sindacati confederali, che, insieme, fanno finta che gli operai non
esistono, come stanno facendo con lo sciopero della mensa che nello
stabilimento di Palermo dura ormai da tanti tanti mesi…
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