Il ministro degli Interni è atteso alla Festa dell’Unità in
corso all’ex Mattatoio di Roma. Sulla sua strada intorno alle 20.00 è
iniziato un presidio di protesta organizzato da diversi reti sociali
della città. “La sicurezza si fa con diritti e democrazia, non con
confini e polizia” è scritto su uno degli striscioni. “Lo zelo nella
pulizia sociale del centro sinistra è tale, che incontra anche il plauso
della destra neofascista, che ringrazia Marco Minniti, “uomo della
provvidenza” del Partito Democratico, che riscuote simpatie anche tra
coloro che alzano scudi contro lo Ius Soli, ormai sparito dall’agenda
politica. La strada tracciata dal ministro dell’Interno, per
salvaguardare la “tenuta democratica” del paese, è segnata dalla
chiusura dei confini e dall’uso indiscriminato della forza pubblica.
Diretta conseguenza di queste politiche, il vergognoso sgombero dei/lle rifugiati/e di piazza Indipendenza, a Roma” riporta il volantino che viene distribuito alle persone intorno al presidio.
Intorno alle 21.00 il presidio contro Minniti è diventato un corteo per le strade di Testaccio, mentre dentro l’area della Festa dell’Unità (nell’ex mattatoio di Testaccio) si palesano striscioni di contestazione al ministro.
Parte un corteo per le strade di Testaccio
La contestazione a Minniti si manifesta anche dentro l’area della Festa dell’Unità
Diretta conseguenza di queste politiche, il vergognoso sgombero dei/lle rifugiati/e di piazza Indipendenza, a Roma” riporta il volantino che viene distribuito alle persone intorno al presidio.
Intorno alle 21.00 il presidio contro Minniti è diventato un corteo per le strade di Testaccio, mentre dentro l’area della Festa dell’Unità (nell’ex mattatoio di Testaccio) si palesano striscioni di contestazione al ministro.
Parte un corteo per le strade di Testaccio
La contestazione a Minniti si manifesta anche dentro l’area della Festa dell’Unità
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