Ogni volta che sentiamo
parlare di Giulio Regeni a distanza di mesi restano intatti il
dolore, l'amarezza e la rabbia di fronte all'orrido crimine attuato
dal regime di Al-sisi e dei suoi aguzzini.
Purtroppo noi sappiamo
tutto di questo crimine, uno "speciale" realizzato da proletari
comunisti nelle immediate settimane successive – di cui consigliamo
ancora oggi la lettura – ha denunciato, scoperchiato, analizzato
quasi tutto delle ragioni, modalità, autori, mandanti di questo
assassinio. E purtroppo abbiamo visto giusto, che giustizia da questo
regime e dai suoi complici del governo italiano non si avrà mai e
che tutti gli appelli generosi che sono stati fatti, con impegno
personale diretto, in primis dei genitori, non hanno il potere di
cambiare questo stato di cose.
Siamo anche, però,
rabbiosi e amari contro l'estrema sinistra antimperialista che nel
nostro paese ha fatto poco su questo. Non ha mosso cielo e terra come
era necessario per costruire un movimento reale che andasse oltre
“verità e giustizia”, che facesse pagare un prezzo caro al
regime di Al-sisi e ai suoi alleati in Italia, in particolare, come
modo migliore per onorare il giovane e coraggioso ricercatore.
Ma naturalmente, noi per
primi non dobbiamo considerare chiusa la partita. Dobbiamo continuare
ad indignarci di fronte al teatrino che prosegue tra autorità
egiziane e magistrati italiani.
Noi consideriamo
un'ignobile ipocrisia il fatto che il procuratore generale egiziano,
Sadek, abbia incontrato i genitori di Giulio, abbia fatto le
condoglianze e dichiarato: “Vostro figlio era portatore di pace”.
Certo, pensiamo che
nessuno si debba accontentare delle micro verità, a pezzi a pezzi
che i magistrati egiziani, al servizio della dittatura di Al-sisi,
forniscono come “osso per cani”, dove i cani in questo caso sono
i magistrati italiani, i familiari, e perfino la cosiddetta “dignità
nazionale” che qui viene irrisa e calpestata.
Insomma questo teatro è
una vergogna! Insomma gli affari tra padroni italiani e padroni
egiziani, sotto i buoni auspici dell'ignobile trojka
Renzi-Gentiloni-Pinotti (di questo parleremo in un altro articolo) sono ripresi a gonfie vele e anche in questo caso non è retorica
dire che sono sporchi di sangue innocente.
Nessun commento:
Posta un commento