La barbarie razzista
nazional-popolare sta scrivendo un'altra pagina odiosa nel quartiere
di San Basilio, dove una micro orda di abitanti razzisti ha impedito
ad una famiglia marocchina con tre bimbi di 1, 4 e 7 anni di prendere
possesso del loro alloggio, regolarmente assegnato. La famiglia si è trovata di fronte delle
carogne che gli hanno gridato di tutto e hanno usato verso di loro la
violenza, con l'osceno risultato che la famiglia ha dovuto rinunciare
alla casa.
Si trattava di qualche
decina di abitanti verso i quali le forze dello Stato, i vigili
avrebbero dovuto procedere allo sgombero e all'arresto, come sono usi e pronti a fare verso proletari, i senza casa, senza lavoro; e
invece per l'ennesima volta lo Stato borghese, il governo, le forze
repressive sono forti con i deboli e agnellini servili contro le
carogne grandi e piccole.
Ed è un problema più grave di come
appare, non solo per il via libera che viene dato ad iniziative
razziste di questo genere, quanto perchè esse si basano sulla condivisione
razzista che hanno gli apparati dello Stato, i loro uomini in divisa,
di polizia e di vigili, con le istanze più becere esistenti in
settori popolari dei quartieri a Roma come altrove.
Si parla di racket delle
case, e così via, si parla dello sgombero di inquilini abusivi che
nel quartiere c'era stato, ma chi mette in relazione le due cose sa
bene o non si rende conto che anche senza questo contorno questo
humus organizzato, razzista è una infezione che bisogna schiacciare
con tutti i mezzi necessari.
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