sabato 10 dicembre 2016

pc 10 dicembre - Sulle elezioni presidenziali 2016 in Austria - dai compagni di Revolutionaere Aufbau

Le elezioni presidenziali in Austria del 4 dicembre sono state vinte da Alexander Van der Bellen, con un vantaggio sostanziale su Norbert Hofer. La Revolutionaere Aufbau (Costruzione rivoluzionaria) è intervenuta in ogni periodo della campagna elettorale durata un anno, sulla base del boicottaggio attivo delle elezioni e sviluppando molte attività. La classe dominante ha agito drammatizzando fortemente la campagna elettorale, promuovendola come "decisione storica orientata-al-futuro", per aumentare la partecipazione al voto e di integrare in qualsiasi modo in particolare (ma non solo!) parti delle masse della piccola borghesia nella campagna elettorale. L'integrazione di parti importanti delle masse è stata fatta principalmente da Van der Bellen, il candidato del Partito Verde, che ha preso parte alla competizione come "indipendente", ma che ha ottenuto il sostegno di quasi tutti i partiti del parlamento. Il movimento che è stato creato per la campagna elettorale di Van der Bellen andava dalle città ai paesini e comprendeva giovani e anziani, uniti in primo luogo dall'obiettivo di "ostacolare" Norbert Hofer, che appartiene ad una tradizione nazional-tedesca, nazional-socialista. Con questa campagna la borghesia ha raggiunto una forte mobilitazione per i propri interessi: diffondere tra il popolo le elezioni sulla base più ampia possibile e creare l'illusione, della sua
"partecipazione" alla dittatura del capitale. Così la classe dominante si è potuta stabilizzare entro un certo grado con le elezioni, il che significa per essa una piccola vittoria. Allo stesso tempo, il movimento che è stato creato da Van der Bellen è estremamente disomogeneo, è riuscito a rimanere unito solo per impedire il candidato avversario, il che significa che la base del movimento è altamente instabile e la borghesia non può basarsi su di esso a lungo termine.
La contraddizione tra la classe dominante e il popolo (in particolare la classe operaia), tra l’Austria imperialista e i popoli oppressi (semi) coloniali, così come le contraddizioni tra la borghesia austriaca ed altri imperialisti, aumenterà ulteriormente. Van der Bellen può essere considerato come il candidato che rappresenta quelle parti della classe dominante, che vogliono perseguire la via di una Ue più forte, aggiornando il centralismo politico dell’UE e la creazione di un esercito dell’UE. In questo senso le contraddizioni inter-imperialiste, in particolare con la Russia e gli Stati Uniti aumenteranno. Non senza una ragione Van der Bellen ha criticato il nuovo presidente USA, Trump, per aver fatto dichiarazioni che portano a "dubitare della capacità dell’alleanza NATO." Ma Hofer era un candidato che vuole un ruolo più aggressivo della borghesia austriaca, che non considera assolutamente necessaria l'UE nella sua forma politica corrente. La sua sconfitta elettorale non vuol dire che questa non è più un’opzione per il capitale austriaco; significa solo che non è l'opzione del momento. Per la ragione che anche sotto il presidente Van der Bellen non possiamo aspettarci misure contro l'ulteriore impoverimento di gran parte delle masse, né la diminuzione del saccheggio dei paesi oppressi (semi) coloniali, né ci si può aspettare che prenda iniziative di lotta contro il fascismo montante, il movimento che ha portato alla vittoria elettorale sarà indebolito e si spezzerà nel prossimo futuro.
Le parti delle organizzazioni politiche e i "partiti" che hanno fatto appello a votare per Van der Bellen come "male minore" sono stati importanti per costruire una parte di "sinistra" del movimento elettorale. Hanno creato l'illusione, che in realtà sarebbe stata una "decisione fondamentale", con una rilevanza principale per le masse. Con ciò essi sono ora co-responsabili per tutti i crimini che l'imperialismo austriaco sotto questo presidente verde farà contro le masse in tutto il mondo e in Austria. Fino a un certo punto è comprensibile che singole persone che hanno posizioni anti-nazional-socialiste siano state trascinate dalla dinamica politica della campagna elettorale e accecati con le illusioni, ma le organizzazioni e i "partiti" che hanno aderito a questo gioco terribile, devono rispondere per questo nei prossimi anni. Hanno sostenuto la faccia "liberale" dell'imperialismo che è diventato presidente con i loro appelli e aiuto attivo, e non possono annullare tutto questo parlando il giorno dopo le elezioni di nuovo di "resistenza e lotta".
La sconfitta elettorale di Norbert Hofer non è, come abbiamo già detto, una sconfitta definitiva. Forse la persona Norbert Hofer è stata evitata, ma non possiamo ignorare che ha raggiunto un alto risultato a due cifre, e così ha creato un terreno stabile per queste parti della borghesia per le elezioni del futuro e anche migliorato la posizione politica generale di questa forze, anche se per ora non hanno realizzato subito i loro piani.
È stato notevole che gran parte delle organizzazioni della cosiddetta "sinistra" abbiano sostenuto Van der Bellen. Ma deve essere chiaro che il nemico principale in questo paese deve essere l'imperialismo austriaco - con tutte le sue facce. Il risultato delle elezioni ha anche mostrato che c'è un potenziale stabile delle masse, che non partecipa alle elezioni, nonostante l'enorme sforzo della classe dominante. Ciò dimostra che la posizione principale del boicottaggio attivo delle elezioni borghesi non solo è giusta, ma deve anche essere particolarmente sottolineata per il futuro. Ci si deve mobilitare in maniera più forte contro tutte le misure anti-popolari e anti-operaie della borghesia e sottolineare l'orientamento verso il sostegno e la simpatia con la via rivoluzionaria per il socialismo e il comunismo. All'interno delle nostre stesse file ci siamo resi conto di aver subito qualche forma di pressione, avviata dalla campagna elettorale di lunga durata della borghesia, ma dall'altra parte abbiamo anche potuto sviluppare le nostre forze su questioni importanti, soprattutto in queste determinate condizioni. Abbiamo usato correttamente le nostre possibilità sui punti più importanti e la nostra valutazione politica era corretta nella parte principale, anche se ci ha mostrato che dobbiamo essere più flessibili e più veloci in questioni tattiche con l'aumentare della complessità della lotta di classe in Austria. Basandoci sulle posizioni sulle quali ci siamo impegnati nel corso dell'ultimo anno, ce la faremo. La polarizzazione della lotta politica, che è stata fatta durante le ultime elezioni, ha intensificato le condizioni, ma ha anche chiarito la linea di demarcazione tra la reazione e la rivoluzione, cosa che reputiamo molto buona. Questa nuova situazione può essere utilizzata da noi, se ci basiamo ulteriormente e fortemente sulle parti più profonde delle masse e se continuiamo a seguire la via rivoluzionaria per il socialismo e per la ricostituzione delle forze comuniste in Austria, con tutta la simpatia e il forte sostegno.
Boicottaggio attivo delle elezioni!
Nessuna illusione sull’imperialismo!
Abbasso il capitale – avanti verso la rivoluzione!

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