Le elezioni presidenziali in
Austria del 4 dicembre sono state vinte da Alexander Van der Bellen, con un
vantaggio sostanziale su Norbert Hofer. La Revolutionaere Aufbau (Costruzione
rivoluzionaria) è intervenuta in ogni periodo della campagna elettorale durata
un anno, sulla base del boicottaggio attivo delle elezioni e sviluppando molte
attività. La classe dominante ha agito drammatizzando fortemente la campagna
elettorale, promuovendola come "decisione storica orientata-al-futuro", per
aumentare la partecipazione al voto e di integrare in qualsiasi modo in
particolare (ma non solo!) parti delle masse della piccola borghesia nella
campagna elettorale. L'integrazione di parti importanti delle masse è stata
fatta principalmente da Van der Bellen, il candidato del Partito Verde, che ha
preso parte alla competizione come "indipendente", ma che ha ottenuto il
sostegno di quasi tutti i partiti del parlamento. Il movimento che è stato
creato per la campagna elettorale di Van der Bellen andava dalle città ai
paesini e comprendeva giovani e anziani, uniti in primo luogo dall'obiettivo di
"ostacolare" Norbert Hofer, che appartiene ad una tradizione nazional-tedesca,
nazional-socialista. Con questa campagna la borghesia ha raggiunto una forte
mobilitazione per i propri interessi: diffondere tra il popolo le elezioni sulla
base più ampia possibile e creare l'illusione, della sua
"partecipazione" alla dittatura del capitale. Così la classe dominante si è potuta stabilizzare entro un certo grado con le elezioni, il che significa per essa una piccola vittoria. Allo stesso tempo, il movimento che è stato creato da Van der Bellen è estremamente disomogeneo, è riuscito a rimanere unito solo per impedire il candidato avversario, il che significa che la base del movimento è altamente instabile e la borghesia non può basarsi su di esso a lungo termine.
"partecipazione" alla dittatura del capitale. Così la classe dominante si è potuta stabilizzare entro un certo grado con le elezioni, il che significa per essa una piccola vittoria. Allo stesso tempo, il movimento che è stato creato da Van der Bellen è estremamente disomogeneo, è riuscito a rimanere unito solo per impedire il candidato avversario, il che significa che la base del movimento è altamente instabile e la borghesia non può basarsi su di esso a lungo termine.
La contraddizione tra la classe
dominante e il popolo (in particolare la classe operaia), tra l’Austria
imperialista e i popoli oppressi (semi) coloniali, così come le contraddizioni
tra la borghesia austriaca ed altri imperialisti, aumenterà ulteriormente. Van
der Bellen può essere considerato come il candidato che rappresenta quelle parti
della classe dominante, che vogliono perseguire la via di una Ue più forte,
aggiornando il centralismo politico dell’UE e la creazione di un esercito
dell’UE. In questo senso le contraddizioni inter-imperialiste, in particolare
con la Russia e gli Stati Uniti aumenteranno. Non senza una ragione Van der
Bellen ha criticato il nuovo presidente USA, Trump, per aver fatto dichiarazioni
che portano a "dubitare della capacità dell’alleanza NATO." Ma Hofer era un
candidato che vuole un ruolo più aggressivo della borghesia austriaca, che non
considera assolutamente necessaria l'UE nella sua forma politica corrente. La
sua sconfitta elettorale non vuol dire che questa non è più un’opzione per il
capitale austriaco; significa solo che non è l'opzione del momento. Per la
ragione che anche sotto il presidente Van der Bellen non possiamo aspettarci
misure contro l'ulteriore impoverimento di gran parte delle masse, né la
diminuzione del saccheggio dei paesi oppressi (semi) coloniali, né ci si può
aspettare che prenda iniziative di lotta contro il fascismo montante, il
movimento che ha portato alla vittoria elettorale sarà indebolito e si spezzerà
nel prossimo futuro.
Le parti delle organizzazioni
politiche e i "partiti" che hanno fatto appello a votare per Van der Bellen come
"male minore" sono stati importanti per costruire una parte di "sinistra" del
movimento elettorale. Hanno creato l'illusione, che in realtà sarebbe stata una
"decisione fondamentale", con una rilevanza principale per le masse. Con ciò
essi sono ora co-responsabili per tutti i crimini che l'imperialismo austriaco
sotto questo presidente verde farà contro le masse in tutto il mondo e in
Austria. Fino a un certo punto è comprensibile che singole persone che hanno
posizioni anti-nazional-socialiste siano state trascinate dalla dinamica
politica della campagna elettorale e accecati con le illusioni, ma le
organizzazioni e i "partiti" che hanno aderito a questo gioco terribile, devono
rispondere per questo nei prossimi anni. Hanno sostenuto la faccia "liberale"
dell'imperialismo che è diventato presidente con i loro appelli e aiuto attivo,
e non possono annullare tutto questo parlando il giorno dopo le elezioni di
nuovo di "resistenza e lotta".
La sconfitta elettorale di
Norbert Hofer non è, come abbiamo già detto, una sconfitta definitiva. Forse la
persona Norbert Hofer è stata evitata, ma non possiamo ignorare che ha raggiunto
un alto risultato a due cifre, e così ha creato un terreno stabile per queste
parti della borghesia per le elezioni del futuro e anche migliorato la posizione
politica generale di questa forze, anche se per ora non hanno realizzato subito
i loro piani.
È stato notevole che gran parte
delle organizzazioni della cosiddetta "sinistra" abbiano sostenuto Van der
Bellen. Ma deve essere chiaro che il nemico principale in questo paese deve
essere l'imperialismo austriaco - con tutte le sue facce. Il risultato delle
elezioni ha anche mostrato che c'è un potenziale stabile delle masse, che non
partecipa alle elezioni, nonostante l'enorme sforzo della classe dominante. Ciò
dimostra che la posizione principale del boicottaggio attivo delle elezioni
borghesi non solo è giusta, ma deve anche essere particolarmente sottolineata
per il futuro. Ci si deve mobilitare in maniera più forte contro tutte le misure
anti-popolari e anti-operaie della borghesia e sottolineare l'orientamento verso
il sostegno e la simpatia con la via rivoluzionaria per il socialismo e il
comunismo. All'interno delle nostre stesse file ci siamo resi conto di aver
subito qualche forma di pressione, avviata dalla campagna elettorale di lunga
durata della borghesia, ma dall'altra parte abbiamo anche potuto sviluppare le
nostre forze su questioni importanti, soprattutto in queste determinate
condizioni. Abbiamo usato correttamente le nostre possibilità sui punti più
importanti e la nostra valutazione politica era corretta nella parte principale,
anche se ci ha mostrato che dobbiamo essere più flessibili e più veloci in
questioni tattiche con l'aumentare della complessità della lotta di classe in
Austria. Basandoci sulle posizioni sulle quali ci siamo impegnati nel corso
dell'ultimo anno, ce la faremo. La polarizzazione della lotta politica, che è
stata fatta durante le ultime elezioni, ha intensificato le condizioni, ma ha
anche chiarito la linea di demarcazione tra la reazione e la rivoluzione, cosa
che reputiamo molto buona. Questa nuova situazione può essere utilizzata da noi,
se ci basiamo ulteriormente e fortemente sulle parti più profonde delle masse e
se continuiamo a seguire la via rivoluzionaria per il socialismo e per la
ricostituzione delle forze comuniste in Austria, con tutta la simpatia e il
forte sostegno.
Boicottaggio attivo delle
elezioni!
Nessuna illusione
sull’imperialismo!
Abbasso il capitale – avanti
verso la rivoluzione!
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