lunedì 8 dicembre 2014

pc 8 dicembre - A Milano non c'è pace per i ricchi - solo la polizia permette il concerto della Scala

Scala assediata, manifestazione caricata

Scala tra scontri, fumogeni e maschere

dal corriere della sera
Avevano preannunciato una «Prima» di contestazioni, e così è stato: dalle 16.30 in poi, e soprattutto a spettacolo iniziato, si sono accese le contestazioni da parte di antagonisti ed esponenti dei centri sociali in piazza, tra fumogeni e lanci di uova e bottiglie. Due carabinieri e quattro manifestanti sono rimasti feriti durante le cariche e il lancio di bottiglie, sassi e fumogeni da parte degli antagonisti. I manifestanti si erano dati appuntamento da tutti i «quartieri popolari», così come annunciato sui social network dai vari comitati di lotta per la casa. Questura e prefettura avevano predisposto un piano imponente: strade chiuse intorno al teatro, 800-1.000 agenti dispiegati non solo intorno al teatro ma in vari punti della città. Intorno alle 16.30 circa 100 antagonisti vicini al centro sociale Cantiere, muniti di caschi e scudi in gommapiuma, hanno cercato di forzare il blocco delle forze dell’ordine in via Santa Margherita - circa 80 agenti della polizia in tenuta antisommossa - e sono stati respinti con una carica e diverse manganellate.Alcuni antagonisti sono saliti sulle impalcature esterne alla Galleria, lato Duomo, e hanno esposto lo striscione «Occupiamo le case vuote - basta sgomberare». In via Santa Margherita gli antagonisti hanno tentato di sfondare per due volte il cordone delle forze dell’ordine, che hanno risposto con due cariche di alleggerimento. . Nel gruppo, cartelli per il diritto alla casa e al lavoro e sagome di cartapesta, tra cui quella del premier Matteo Renzi con la scritta «Jobs Act».



La polizia quindi ha caricato il gruppo di antagonisti, inseguendoli per piazza della Scala. I manifestanti, stretti in via Case Rotte, sul lato di Palazzo Marini, hanno risposto con un lancio di oggetti tra cui fumogeni, sedie, bottiglie e una piantana di cemento per i segnali stradali provvisori, gridando slogan contro il governatore lombardo Roberto Maroni e gli sgomberi degli abusivi nelle case popolari.



I centri sociali e antagonisti, radunati in un unico corteo,hanno infine sfilato con la banda in testa attraverso l’Ottagono e verso l’uscita di piazza Duomo. Al suono dell’Internazionale e degli slogan contro l’Austerity e le politiche dell’Europa per il lavoro, i manifestanti hanno preso la scena, provocando grande stupore fra le migliaia di persone presenti in Galleria. I manifestanti, circa trecento, hanno terminato il corteo in piazza del Duomo, dove in parte si sono radunati e in parte hanno raggiunto la metropolitana, dove hanno danneggiato le telecamere e bloccato con fascette i tornelli di accesso ai treni. Alcuni attimi di tensione quando gli antagonisti sono passati davanti ai mezzi della polizia.


Il palco reale delle merde 
ASSASSINI IN GIACCA E CRAVATTA
Scala, i vip alla Prima
Anche se è pesata l’assenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la Prima del Fidelio, il palco Reale era comunque rappresentativo. Presenti il presidente del Senato Pietro Grasso con la moglie, il ministro per i beni culturali Dario Franceschini, da «padrone di casa» il sindaco Giuliano Pisapia con la moglie Cinzia Sasso, il presidente della regione Roberto Maroni e consorte, il prefetto Francesco Paolo Tronca, il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, il vice presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, e il vice presidente della Provincia di Milano Umberto Maerna.
  • Scala, i vip alla Prima
    Scala, i vip alla Prima
    Gli antagonisti hanno lanciato uova e petardi, intonando slogan contro le forze dell’ordine e il governo. La polizia ha sbarrato loro la strada e ha effettuato una carica di alleggerimento. «Ci hanno manganellato, due di noi sono stati colpiti alla testa», hanno raccontato i manifestanti. I due ragazzi sono stati medicati sul posto con retine bianche e vistosi cerotti sulla parte posteriore della testa, dove sono stati colpiti da alcune manganellate. Uno dei due giovani ha riportato anche una frattura al d
La polizia carica la Milano che non se la beve Su 'contropiano' una cronaca tutta difensiva  che da una immagine sbagliata dell'antagonismo

Stavolta neanche le agenzia di stampa governative se la sono sentita di coprire le responsabilità delle cosiddette "forze dell'ordine". Persino l'Ansa è costretta infatti a titolare: "Scala, polizia carica i centri sociali". Poi non c'erano soltanto i centri sociali, in piazza per contestare il "primo mondo", "quelli che stanno di sopra", in occasione della prima della Scala, ma non è neanche questo l'aspetto principale. “Fuck Renzi“, “Fuck the police”, “Stop agli sgomberi e agli sfratti“. triscioni per il diritto alla casa e contro il Jobs Act.

contropiano chiama i manifestanti paternalisticamente 'ragazzi' e l'azione offensiva viene ridotta a folclore

E' bastato che un po' di ragazzi dessero "l'impressione" di voler passare atraverso il fitto sbarramento di poliziotti messi a protezione della "bella gente" perché partissero cariche violentissime. Tutto è cominciato da via Santa Margherita, uno degli accessi a piazza della Scala dove per le 18 doveva  cominciare la tradizionale  Prima del teatro milanese.
Le agenzie, a parte i titoli, fanno per il resto il loro non eclatante mestiere, che quindi provano a "indiziare"  dei tafferugli gli attivisti del centro sociale Cantiere e antri antagonisti, "addirittura" dotati di caschi e scudi di polistirolo.
 Dopo alcuni minuti di fronteggiamento è partita violentissima una carica della durata comunque abbastanza breve. Ma i manifestanti non si sono fatti allontanare e sono rimasti sul luogo, scandendo  slogan che coprono l'intero arco delle questioni aperte con il governo Renzi e Confindustria, senza dimenticare quelli in memoria di Alexis Grigoropulos, ucciso sei anni fa da un agente di polizia in Grecia (la manifestazione svoltasi ad Atene oggi si è ben presto trasformata in una lunga serie di scontri)..
''Ci hanno manganellato, due di noi sono stati colpiti alla testa''. A dirlo ai giornalisti presenti è una compagna colpita in via Santa Margherita. La polizia, dal canto suo, non conferma la presenza di feriti anche se non esclude che possano esserci stati dei contusi. Il 118 da parte sua ha precisato di non aver fatto interventi, né trasporti sanitari né medicazioni sul posto.
La tensione si è poi spostata all'angolo con via Marino, dove - tra l'uscita della Galleria Vittorio Emanuele e Palazzo Marino  uno schieramento esagerato di "forze dell'ordine" viene fronteggiato da alcune centinaia di compagni.
da contropiano

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