lunedì 8 dicembre 2014

pc 8 dicembre - Milano - PRIMA DELLA SCALA = ANTEPRIMA DI EXPO, come è veramente andata la giornata di ieri, resoconto dei compagni di proletari comunisti MI/BG

Iniziamo con un dato di fatto: ieri a Milano non è andata in scena la prima della Scala, ma quello che sarà l'avvicinamento al primo maggio 2015 con l'apertura di Expo. E tutto questo è stato ben visibile non solo ai "bravi" giornalisti, che in numero spropositato si aggiravano lungo il quadrilatero attorno a Piazza Scala, ma è stato visibilissimo per le migliaia di milanesi che hanno invaso il centro o per compere natalizie o semplicemente nella passeggiata domenicale. E quello che era visibile è che Milano sta diventando la città più militarizzata di questo paese, stile Val Susa, per arrivare all'inaugurazione di Expo 2015


Quello che si vede è il retro della sede del Comune e che è una minima parte di quello che è stato messo in campo per permettere che imprenditori-rappresentanti di governo, Regione, Comune, banchieri e borghesia, potessero ostentare il lusso delle loro ruberie e malaffare. Eppure, e purtroppo sottolineiamo noi, la contestazione non faceva presagire una grande partecipazione (il problema c'è l'hanno quelli che hanno disertato e non chi ci ha provato) ma come si sono svolti i fatti ha, abbiamo, compreso come sarebbe andato l'andazzo.
In piazza il presidio era letteralmente circondato da carabinieri, poliziotti, finanzieri, tenuto a debita distanza dal teatro. E un numero consistente di digotti si aggirava in cerca della scusa per poter sgomberare. Così mentre si aspettava l'arrivo dei compagni del Cantiere e del Comitato abitanti S. Siro si sono verificati 2 fatti: una compagna del Cantiere che era riuscita a raggiungere il presidio comunicava dai microfoni che avevano subito due cariche e che vi erano 4 feriti e che si facesse qualcosa per permettere allo spezzone di raggiungere la piazza, anziché mandare musica dagli altoparlanti perché quella era una giornata di lotta e non di festa (il tutto riferito alla Cub che "spiegava" che loro la lotta la fanno con gioia e il canto...). Contemporaneamente in piazza andava in scena la montatura della molotov (l'irruzione della scuola Diaz insegna), ovvero vediamo 7/8 digossini che avevano blindato un ragazzo. In tanti ci siamo prodigati per liberarlo e ci siamo riusciti. Della fantomatica molotov neppure l'ombra, mentre i giornali del giorno dopo, Repubblica in testa, hanno riportato la velina della questura o una versione falsa come il Giornale che riferiva i fatti facendo riferimento all'ultima carica, quando erano arrivati il Cantiere e gli occupanti di S. Siro.
Da questo momento in poi è stato un continuo frapporsi a continue cariche o tentativi di cariche, dove le intenzioni erano da una parte impedire che il Cantiere raggiungesse la piazza e dall'altra smantellare e razzolare chi era in piazza. Con la banda degli Ottoni e altri compagni abbiamo fronteggiato i carabinieri che da dietro il Comune stavano effettuando l'ennesima carica, e con rabbia, slogan e la musica della banda li abbiamo fatti indietreggiare. Ma quando sembrava che tutto fosse finito e che le forze del dis/ordine indietreggiassero, nel momento che i compagni del Cantiere e gli abitanti S. Siro raggiungevano la piazza è partita l'ultima violentissima carica, che come si può vedere dai vari video, cerca di fare una mattanza

Che quanto descritto corrisponda alla realtà dei fatti è confermato dalle varie dichiarazioni istituzionali, da Franceshini  “Non capisco, queste proteste sono un danno economico per il Paese nella città che ospiterà Expo 2015”; al prefetto Tronca "inaccettabili" le manifestazioni di protesta. "La legalità non è assolutamente negoziabile"; a Maroni "Diamo sempre l'immagine peggiore di noi al mondo"
Certo alcune contraddizioni vi sono state nel fronte che ha manifestato ma di questo se ne parlerà in seguito, quello che è emerso ieri è stato, principalmente, un fronte che non ci sta e che non ha paura. e che al di la delle differenze è stato compatto e che non ha lasciato la piazza fino alla liberazione dei compagni fermati, per, tutti insieme, andare in corteo sino a piazza Duomo con slogan e al suono dell'Internazionale e andare via. Ma il prossimo appuntamento si chiama 12 dicembre di cui riportiamo il comunicato del Cantiere

Sgomberiamo la casta di corrotti e mafiosi!
Abitanti dei quartieri popolari, studenti e giovani: #uniamolelotte, ci siamo ripresi piazza Scala!
Oggi é andata in scena la prima della Scala.
C’erano proprio tutti:
C’era la Lagarde, presidentessa del Fondo Monetario Internazionale, l’ente che semina austerity in tutto il mondo affamando le popolazioni per gli interessi dei grandi signori della finanza globale.
“#fuckausterity, soldi subito!”
C’era Roberto Maroni, il vergognoso presidente razzista, leghista e colluso con la ‘ndrangheta della Regione Lombardia, responsabile tra gli altri di una gestione criminale di Aler e dell’edilizia pubblica, a cui ha provocato un buco di bilancio da più di 400 milioni (e poi dice che i soldi li rubano i migranti!). 
“6688 case aler vendute: così fanno i soldi sui nostri bisogni: basta sfratti e sgomberi!”
C’era Grasso, il presidente del Senato che pochi giorni fa si è auto-fiduciato su una legge liberticida e rapace come il JobsAct, che condannerà migliaia e migliaia di persone a non avere mai più la benchè minima garanzia di reddito.
“casa, diritti, dignità; reddito per tutti, miseria per nessuno!”
C’era il Sindaco Pisapia, capo della giunta delle speculazioni di Expò da miliardi che contrasta con l’altro volto di Milano: quello della guerra ai poveri, ai quartieri popolari, al diritto all’abitare.
“basta case senza persone, basta persone senza casa!”
C’era il ministro della cultura Franceschini che ha dichiarato “Le immagini degli scontri faranno il giro del mondo e copriranno Fidelio e Scala alla vigilia di #Expo2015: un danno economico per l’Italia.”
Bella faccia tosta, visto che il vero danno economico lo fa il governo Renzi e il resto della casta, in combutta con i peggio mafiosi neofascisti come a Roma, lo fanno loro con le leggi predatorie come JobsAct e PianoCasa.
#sgomberiamo la casta di corrotti e mafiosi! #uniamolelotte! Con questo striscione siamo riusciti a sbucare a pochi metri da piazza della Scala, nonostante l’impressionante schieramento di polizia che come sempre difende solo i mafiosi speculatori, e abbiamo costretto tutti i politici ad entrare di nascosti dall’ingresso sul retro.
Dai quartieri popolari abbiamo accerchiato la casta, nonostante le violente cariche su via Santa Margherita, che hanno provocato diversi feriti, e poi quelle criminali in mezzo a piazza Scala gremita di persone; siamo riusciti a guastargli la passerella, per poi muoverci in corteo attraverso la galleria Vittorio Emanuele fino a piazza Duomo: WE THE PEOPLE, fight the power!
Il lusso ostentato dalla casta è uno schiaffo in faccia a chi non riesce ad arrivare a fine mese, a chi non sa se riuscirà ad assicurare un tetto sopra la testa ai suoi figli, a chi non sa come pagherà le rette del prossimo semestre universitario o come fare la prossima spesa.
La casta dell’austerity semina miseria in tutto il mondo, moltiplicare la solidarietà oltre ogni confine è un imperativo: dalla piazza abbiamo rilanciato la nostra vicinanza alle tante e ai tanti che a Ferguson si ribellano contro la razzista guerra ai poveri che in America uccide un nero ogni 28 ore per mano della polizia e la nostra complicità alle migliaia e migliaia di persone scese in piazza in Grecia nell’anniversario della morte di Alexis, con un pensiero speciale a Nikos Romanos, da ormai 28 giorni in sciopero della fame nelle carceri ateniesi.
Oggi ci siamo ripresi piazza Scala, il 12 e il 13 dicembre ci riprendiamo anche piazza Fontana.
- See more at: http://www.cantiere.org/2277/comunicato/#sthash.hRBCdy9g.dpuf

di seguito segnaliamo alcuni video

 Guarda anche!
SkyTg24:
skytg24:
- See more at: http://www.cantiere.org/2267/video-dalla-rete-della-prima-della-scala/#sthash.6jPFDe2e.dpuf

inoltre vi sono i video di YouReport che sono una diretta completa

Circoli proletari comunisti Mi/Bg

Nessun commento:

Posta un commento