Stamattina alcuni giovani del circolo locale di proletari comunisti-PCm Italia aderenti al Soccorso Rosso Proletario e alcuni studenti hanno espresso solidarietà a Igor Mendes, studente brasiliano membro del Movimento Studentesco Popolare Rivoluzionario e del Fronte Indipendente Popolare di Rio de Janeiro.
Abbiamo percorso in lungo e in largo il campus universitario distribuendo l'appello dei compagni brasiliani tradotto in italiano e attaccando delle locandine, infine uno striscione è stato esposto sulla facciata della facoltà di Scienze della Formazione.
Molti studenti hanno espresso solidarietà e sostenuto la nostra azione di propaganda essendo a conoscenza principalmente dei fatti relativi alle proteste contro la coppa del mondo, alcuni studenti hanno espresso la volontà di dare un contributo per iniziative politiche di questo tipo chiedendoci di essere contattati per le prossime iniziative.
La solidarietà è un'arma, usiamola!
Viva l'internazionalismo proletario e la solidarietà internazionale!
di seguito il comunicato tradotto e distribuito stamattina:
Libertà
immediata per Igor Mendes da Silva!
Libertà immediata per tutti i prigionieri
politici!
Per la cancellazione di tutti i processi contro
i manifestanti!
Viva la gioventù
combattente!
Igor Mendes da Silva, studente di geografia
dell'Università dello stato di Rio de Janeiro, attivista del Movimento
Studentesco Popolare Rivoluzionario e del Fronte indipendente Popolare di Rio
de Janeiro, dal 3 dicembre 2014 si trova prigioniero nel Complesso
Penitenziario di Bangu. L'attivista è stato arrestato da una squadra della
Sezione di Repressione dei crimini informatici, applicando il mandato di
arresto preventivo emesso dal Giudice Flàvio Itabaiana.
Igor Mendes, un altro degli innumerevoli
giovani carioca che si unirono alle grandi manifestazioni popolari che, fin
dalle giornate di lotta di giugno\luglio 2013, scuoterono la capitale fuminense
contro la farsa Fifa/Olimpiadi, in
difesa dell'istruzione, trasporto e salute pubblica, contro la violenza
poliziesca e l'occupazione militare delle comunità povere da parte delle Unità
di Pacificazione di Polizia e dell'Esercito Brasiliano.
Per la sua partecipazione a
queste legittime proteste Igor Mendes, Karlayne Moraes e Elisa Quadros sono bersagli di
una grave e ingiusta campagna di persecuzione politica orchestrata dal governo.
I tre erano già stati indiziati, insieme ad
altri venti attivisti, a causa della famigerata “operazione Firewall”
verificatasi il giorno della finale della Coppa del Mondo Fifa, quando dodici
manifestanti furono arrestati, tra i quali la stessa Elisa Quadros, la
"Sininho".
Nell'interpretazione del giudice fascista
Flávio Itabaiana, la partecipazione dei giovani all'evento rappresenterebbe la
rottura delle “misure cautelare” imposte dalla corte che vieta la
partecipazione degli attivisti a “riunioni pubbliche” sotto la giustificazione
che la loro presenza rappresenterebbe un “rischio per l'ordine pubblico”.
Nella pratica, tale “divieto” rappresenta la
restrizione della libertà di espressione a difesa, in maniera ipocrita, dallo
Stato fascista brasiliano e dal putrido potere giudiziario.
La vera e propria campagna di caccia alle
streghe promossa contro attivisti popolari a Rio de Janeiro, rappresenta la
preparazione del terreno per incrementare una poliziesca repressione fascista
superiore a quella vista durante le partite del mondiale Fifa.
L'obbiettivo dello stato fascista brasiliano,
nell'incarcerare questi militanti, è tentare di zittire l'urlo di rivolta e di
legittima indignazione delle masse popolari della città e della campagna che si
sono sollevate in difesa dei loro diritti calpestati mille volte da tutta
questa banda di politici corrotti servi dei banchieri, dei latifondisti,
dell'imperialismo principalmente yankee (Stati Uniti).
Respingiamo tutti i tentativi
di isolare e criminalizzare la protesta popolare, il nostro movimento e le
altre organizzazioni indipendenti e combattive che compongono il Fronte indipendente Popolare di Rio de Janeiro!
Onoriamo l'atteggiamento combattivo di tutti i prigionieri politici che si
mantengono saldi nella lotta, nonostante siano rinchiusi nelle celle del
vecchio stato brasiliano! Si sbagliano di grosso se pensano di poter
sconfiggerci con la repressione! Non potranno mai imprigionare i nostri ideali!
Il futuro ci appartiene.
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