martedì 19 gennaio 2021

pc 19 gennaio - Nello sciopero generale del 29 portare forte e chiara l'esigenza della lotta politica e della costruzione del Partito

La pandemia continua con una caterva di morti e malati e con la sanità inadeguata che torna a collassare - ma governo e istituzioni hanno a cuore solo gli interessi dei padroni e commercianti.

Mentre in Parlamento dilaga la guerra tra bande di ministri e parlamentari dediti alla salvaguardia delle loro poltrone e della grande mangiatoia dei fondi europei e pubblici - usati fino ad ora come misere mance buttate ai cani per tenere legate a sè le masse.

E’ assolutamente necessario per proletari e masse popolari prendere la parola attraverso la lotta e la ribellione; è assolutamente necessario riempire di contenuti e di forze di lavoratori, masse popolari l’opposizione vera a questo governo, a queste istituzioni, ai padroni che li guidano di fatto, per difendere lavoro, salario, sanità, scuola, salute, sicurezza e vita.

I padroni mentre vogliono tutto per loro i fondi pubblici e fondi UE respingono le richieste contenute nelle piattaforme contrattuali, continuano a chiudere e a licenziare, impongono sui posti di lavoro condizioni sempre peggiori e fanno della cassaintegrazione covid un’arma dello scaricamento della crisi sui lavoratori, un’arma per flessibilità, ristrutturazioni e ricatto occupazionale.

Nelle fabbriche le norme di sicurezza anticovid, i protocolli approvati o non vengono applicati o non sono assolutamente sufficienti a tutelare i lavoratori dal contagio, e il numero di morti e malati tra i lavoratori vengono taciuti e nascosti. Governo e istituzioni nei loro decreti non citano neanche quello che succede nelle fabbriche dando per scontato la linea di ‘produci e crepa’.

Gli operai in tutto questo non hanno voce ne organizzazione adatta a rispondere. Ma questa voce e forza organizzata deve costruirsi ora! Dentro le fabbriche e posti di lavoro deve ripartire forte e chiara la lotta e la guerra di classe! Dal piccolo al grande, da pochi a tanti fino a una marea montante.

Quest’autunno-inverno in cui paghiamo la crisi e la pandemia sulla nostra pelle è frutto di un lungo inverno, dominato dall’affermazione senza limiti del capitalismo e delle leggi della dittatura dei padroni. Un lungo inverno fatto di partiti politici divenuti caste affaristiche e corrotte che si sono ingrassate sulla pelle delle masse sfruttate; un lungo inverno in cui è stato propagandato il razzismo, sono stati ritirati fuori dalle fogne i fascisti, sono stati cancellati diritti e conquiste in materia di salari, lavoro, sanità pubblica, scuola pubblica, conquistati con la straordinaria stagione del ’68/69, dell’Autunno caldo, proseguita nei primi anni 70 conquistati con una lotta vera in cui gli operai, gli studenti, le masse hanno messo in discussione il sistema, hanno visto all’orizzonte un altro potere, un’altra società, un altro modo di vivere.

Questa straordinaria stagione è stata schiacciata dal tallone di ferro del capitale e del suo Stato dimostrando la verità storica di Marx-Engels-Lenin: “...lo Stato moderno, qualunque ne sia la forma, è una macchina essenzialmente capitalistica, uno Stato dei capitalisti, il capitalista collettivo ideale... nella lotta politica di classe contro classe, l'organizzazione è l'arma più importante...”

Questa organizzazione, la principale delle organizzazioni è il Partito Comunista, che dobbiamo ricostruire nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con la classe e le masse, oggi a 100 anni dalla fondazione del PC in Italia 

proletaricomunisti/Pcm Italia

pcro.red@gmail.com

http://proletaricomunisti.blogspot.it/

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