stralci da la stampa borghese
Cosa succede agli spazi occupati dopo lo sgombero?
Complessi dal passato industriale che diventano
rifugio dei poveri, vecchie palazzine pubbliche trasformate in centri di organizzazione e lotta sociale, case popolari occupate da interi nuclei familiari che non ne hanno e che non si possono permettere di pagare fitti esorbitanti. In particolare nella zona Nord
della città, fra i quartieri di Aurora e Barriera di Milano, sono stati
diversi gli interventi di sgombero Per tutti questi edifici si è detto che ci sarebbero progetti ma sono cose che hanno lo scopo di impedire nuove occupazioni
L'ex Asilo di via Alessandria,
che fin dal lontano ’95 era diventata la casa di compagni anarchici e attivisti sociali due anni fa c'è stato lo sgombero che scatenò proteste anche violente nel borgo con solidarietà della popolazione La giunta ha parlato dell’ipotesi di trasformarlo
in un polo delle tecnologie per start up e aziende innovative nel
settore automotive e 5G, l’assessore all’Urbanistica,
Antonino Iaria, «Qui potrebbe nascere uno
spin-off della sede centrale di Csi Piemonte, uno spazio-satellite dove
sviluppare determinati progetti» dice....dalla Circoscrizione 7, in assenza di risorse, è
arrivata la proposta di trasformare quello spazio in un giardino
pubblico, preservando le facciate sotto la tutela della Soprintendenza.
Lo stabilimento dell’ex Gondrand di via Cigna,poco prima di Natale, è stato sgomberato di una
sessantina di persone con il pretesto delle condizioni sanitarie...ora l’assessore Iaria: «Entro fine febbraio la società Creare,
in accordo con la proprietà dell’area e la Città, dovrebbe presentare il
progetto che include la riqualificazione del vicino Spazio 211, ma
anche una nuova viabilità in via Lauro Rossi per aumentarne la
sicurezza. Una parte del vecchio edificio sarà demolita, per raccordare
il parco Sempione alla nuova struttura commerciale». Una piazza pedonale
sarà poi l’accesso alla futura stazione della Metro 2.
Sono state sgomberate le case popolari occupate in via Aosta 31 e 33 e in via Cuneo 30.
Nel dicembre scorso Atc, insieme a prefettura, Regione e Comune, ha
firmato un protocollo per la prevenzione e il contrasto al fenomeno...
Nel quartiere Lingottoc'è l'ex Moi,
la cui riapertura come social housing resta confermata per inizio 2023.
Da InvestiRE Sgr, che gestisce il progetto, assicurano che lo strip-out
(la rimozione degli elementi estranei alle mere strutture edilizie)
procede secondo i piani. Ma aggiungono che il pre-intervento per
smontare gli infissi, la cui conclusione era stata annunciata per marzo,
sarà ultimato tra aprile e giugno. Nei mesi precedenti erano stati
rimossi mobili e masserizie, retaggio della vecchia occupazione durata
fino all’estate 2019. Il social housing ospiterà più di 400 posti letto
per affitti brevi a tariffe convenzionate per studenti, giovani
lavoratori o city users. Un investimento da 18 milioni, che coinvolgerà
sette palazzine. Cioè le quattro a suo tempo occupate più le
tre utilizzate dal Comune per l’emergenza abitativa.Oggi ospitano 19
famiglie, che dovranno lasciare i loro alloggi: per tutti quanti, una
soluzione abitativa non è stata ancora trovata.
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