Piemonte
Operaio morto cadendo da un ponteggio. I sindacati: “Più sicurezza nei cantieri”
Un’altra «morte bianca» in un cantiere astigiano. Un dramma, quello avvenuto lunedì pomeriggio 18 gennanio a Castagnole Monferrato, che ha destato vasto cordoglio e sta sollevando interrogativi e polemica per la sicurezza sul lavoro.
La vittima, Silvano Risso, operaio di 50 anni, abitava in frazione Sessant,alla periferia del capoluogo.
Lascia la moglie Daniela: era dipendente di una ditta astigiana che sta
svolgendo lavori nel cantiere di una casa in ristrutturazione a
Castagnole Monferrato, vicino alla farmacia del paese. Secondo i primi e
ancora sommari accertamenti degli addetti Spresal (Servizio prevenzione
sicurezza ambienti lavoro) e dei carabinieri di Montemagno, Risso era su un ponteggio mobile, a quattro metri di altezza, insieme ad un collega. Stavano facendo dei lavori su una veranda: improvvisamente l’operaio ha perso l’equilibrio ed è caduto nel vuoto. I primi a soccorrerlo sono stati i colleghi, poi l’immediato intervento di medici e infermieri del 118. Ma tutto è stato inutile. Risso è morto. Gli investigatori hanno inviato un rapporto in procura. ,,, Nel settore edile in Piemonte muoiono in media undici addetti all'anno.
«Si tratta di padri di famiglia, figli o fratelli che sono usciti di
casa per guadagnarsi da vivere, senza più farne ritorno. Un dramma
familiare e sociale che devasta chi lo vive in prima persona»,
aggiungono. Parole amare anche da parte dagli esponenti di Fillea Cgil.
«Da anni chiediamo maggiori controlli per far rispettare le misure di
sicurezza nei cantieri. E chiediamo da tempo anche di introdurre
nell’ordinamento il reato di omicidio sul lavoro nei confronti di chi
per noncuranza delle norme causa queste tragedie». Vengono sollecitati
maggiori controlli e più rispetto delle misure di sicurezza, ma anche la
valorizzazione della figura dei rappresentanti dei lavoratori, oltre ad
una formazione specifica sui rischi nei cantieri e di tutti i luoghi di
lavoro.
LA STAMPA CUNEO
Operaio di Boves colpito alla testa da un cassonetto ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Cuneo
Un operaio trentenne di Boves è stato travolto da un
cassonetto oggi (martedì18 gennaio) alla Omars di Cuneo, in via Genova,
azienda che allestisce mezzi di soccorso stradale. L’uomo sarebbe stato
colpito alla testa ed è stato trasportato in gravi condizioni
all'ospedale di Cuneo.L'allarme è scattato in tarda mattinata: sono
intervenuti ambulanza, carabinieri e Spreasl dell'Asl Cn1.
LA STAMPA NOVARA
Operai morti per amianto: a processo nove dirigenti del polo chimico di Novara
I decessi per mesotelioma avvennero nel 2012 e 2013
NOVARA. Erano due operai specializzati.
Saldatore-tubista il primo, manutentore meccanico il secondo. Negli Anni
70 e 80, da dipendenti di Montecatini o di società controllate o
comunque della zona del polo chimico di Novara (Ausind e Idrosol), Marco
Pitton e Ampelio Felisatti erano esposti di continuo a polveri di
amianto. Sono morti al centro lungodegenti di Galliate: il mesotelioma
pleurico aveva colpito entrambi.
Nessun commento:
Posta un commento