domenica 17 gennaio 2021

pc 17 gennaio - INDIA: IL GOVERNO NON VUOLE CHE LA PROTESTA “IMBARAZZI LA NAZIONE” NEL GIORNO DELLA REPUBBLICA – DOMANI A PROCESSO LE INTENZIONI DEI CONTADINI

 

È andato a vuoto anche l’incontro del 15 gennaio tra rappresentanti dei contadini e rappresentanti del governo, con a capo il ministro dell’Agricoltura, che continuano a confermare le proprie posizioni: i contadini vogliono il ritiro delle tre leggi che riformano a favore delle multinazionali il settore agricolo, e il governo che continua a dire che vuole discutere solo su qualche clausola e ha invitato i contadini ad una ennesima riunione che si dovrebbe tenere il 19 gennaio.

Nel frattempo, il governo ha denunciato le intenzioni espresse dai contadini di fare una marcia il 26 gennaio, giorno della festa della repubblica a Nuova Delhi.

La Corte Suprema ha accolto la richiesta del governo e domani 18 gennaio, ascolterà la protesta del governo che chiede alla Corte di impedire la manifestazione.

Dalla stampa indiana si viene a sapere che “Il governo centrale, in una denuncia presentata attraverso la polizia di Delhi, ha detto che qualsiasi manifestazione o protesta che cerchi di disturbare le celebrazioni della Festa della Repubblica causerà un "imbarazzo per la nazione".”

Il governo centrale ha detto che “il diritto di protesta non può mai includere la ‘diffamazione della nazione a livello globale’. E inoltre ha chiesto alla Corte Suprema di impedire a chiunque di mettere in atto una “… qualsiasi marcia di protesta sotto forma di marcia del trattore, marcia dei pullman, marcia dei veicoli o qualsiasi altra modalità…” che entri nel Territorio della Regione della Capitale Nazionale di Delhi.”

Il governo del fascista indù di Modi è di fatto spaventato della dimensione che può prendere una tale manifestazione e mette le mani avanti con la denuncia per cercare di conquistare a sé l’opinione pubblica, sia nazionale (con comunicati che mettono in cattiva luce i contadini), che a livello internazionale.

I contadini dalla loro parte, forti delle loro ragioni, hanno deciso di sfidare il governo con i fatti...

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