Non si sa che fine abbiano fatto decine di operai, mentre un gruppo è riuscito a fare arrivare notizie…
Nella Cina imperialista che annuncia di aver superato i
15mila miliardi di Prodotto Interno Lordo, confermandosi al secondo posto, dal
punto di vista economico, dopo gli Stati Uniti, si continua a morire come nelle
miniere o nelle fabbriche dell’Ottocento, in realtà come dall’Ottocento
si continua a morire sui posti di lavoro: è di qualche giorno fa la notizia di operai morti per il troppo lavoro, oggi si chiama “karoshi”, con una
parola giapponese, la morte per il troppo lavoro; nel giugno 1863, scrive Marx
nel Capitale, i quotidiani londinesi riportarono un pezzo con il titolo “sensazionale”
“Morte da semplice sovraccarico di lavoro”, si trattava di una ragazza di venti
anni! È proprio questo l’“orrore civilizzato” di cui parla Marx!
Senza mettere fine prima possibile al sistema capitalista/imperialista,
la classe operaia di tutto il mondo sarà costretta a contare i propri morti e
sopportare questo orrore.
***
In Cina minatori intrappolati da 8 giorni, ma ora si spera
Gli operai, dispersi dal 10 gennaio dopo un'esplosione, sono
riusciti a far arrivare un messaggio: "Non smettete di cercarci". Al
lavoro 450 soccorritori. Sotto accusa la società mineraria che per 30 ore ha
taciuto dell'incidente, senza l'allarme.
aggiornato alle 14:0118 gennaio 2021
© STR/AFP/CNS - Una squadra di soccorritori si dirige verso l'ingresso della miniera di Qixia, in Cina
AGI - Sono ancora
vivi e sono riusciti a far arrivare un messaggio all'esterno i minatori rimasti
intrappolati in una miniera d'oro dello Shandong, nel nord-est della Cina.
"Non smettete di cercarci", si legge in un biglietto fato arrivare ai
soccorritori sette giorni dopo l'esplosione che, il 10 gennaio, ha danneggiato
l'uscita e il sistema di comunicazione della miniera. In realtà a scrivere sono
12 dei 22 minatori che mancano all'appello e di una decina di operai mancano
ancora notizie.
"Siamo tutti esausti e abbiamo bisogno urgente di
medicine. Fintanto che le ricerche non si fermeranno avremo speranza",
prosegue il gruppo da oltre una settimana sottoterra, nella località di Qixia,
e che ringrazia anche quanti si stanno adoperando per trarli in salvo. I
soccorritori hanno ricevuto il biglietto attraverso un canale scavato tra la
superficie e il tunnel in cui si trovano, un canale usato per inviare cibo e
generi di conforto agli uomini intrappolati sottoterra.
La situazione è difficile: i tunnel sono pieni di fumo a
causa della scarsa ventilazione, scrivono i minatori, e sono soggetti ad
allagamenti. Nelle ultime ore i soccorritori sono riusciti anche a istituire
una linea telefonica con gli uomini rimasti intrappolati nella miniera, ed è
stata effettuata la prima chiamata.
Sono quasi 450, distribuiti in 14 squadre, i soccorritori
che stanno lavorando per salvare i minatori di Qixia. L'incidente ha provocato
molte polemiche, in Cina: la società che gestisce la miniera, la Shandong
Wucailong Investment Company, è stata fortemente criticata per il ritardo di
trenta ore nel riferire dell'episodio, e sia il segretario locale del Partito
Comunista, Yao Xiuxia, che il sindaco di Qixia, Zhu Tao, sono stati rimossi
dagli incarichi venerdì scorso per il loro ruolo nella tardiva comunicazione
dell'incidente.
https://www.agi.it/estero/news/2021-01-18/cina-minatori-intrappolati-chiedono-aiuto-11063787/
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