domenica 4 agosto 2019

pc 4 agosto - CONTRO IL DECRETO SICUREZZA SALVINI appoggiamo tutte le posizioni

"Questo decreto sicurezza non è un segno di governo ma di una gestione cinica del potere, tramite mezzi di cui la storia del Novecento ci ha fatto conoscere gli esiti tragici: la rappresentazione della vittima e del debole come nemico. Per questo oggi noi con forza diciamo: la disumanità non diventi legge".

3 AGOSTO 2019
Decreto sicurezza, don Ciotti: "La disumanità non diventi legge"

Sceglie di prendere posizione in video don Luigi Ciotti contro il decreto sicurezza che arriva lunedì 5 agosto in aula al Senato.
Il fondatore dell'associazione Libera definisce il testo voluto fortemente da Matteo Salvini una "aberrazione giuridica". E spiega: "Essendo già enorme il potere del ministro dell'Interno in materia di immigrazione, questa estensione rappresenta una invasione di campo, una appropriazione indebita di ruoli e competenze altrui, ennesimo segno di un'ambizione sfrenata, indifferente alla divisione dei poteri su cui si fonda la democrazia".

Don Ciotti sottolinea che tutto ciò avviene "nel più totale disprezzo dei trattati internazionali che anche l'Italia ha ratificato" e che impongono anche al nostro Paese di "prestare soccorso ai naufraghi e alle persone in difficoltà". Da sacerdote ricorda che quei principi esprimono "lo spirito del Vangelo, cioè accogliere gli oppressi e i discriminati, denunciare le ingiustizie, costruire una società più umana a partire da questo mondo".

Non nega la "difficoltà di governare il fenomeno migratorio" ma conclude: "Questo decreto sicurezza non è un segno di governo ma di una gestione cinica del potere, tramite mezzi di cui la storia del Novecento ci ha fatto conoscere gli esiti tragici: la rappresentazione della vittima e del debole come nemico. Per questo oggi noi con forza diciamo: la disumanità non diventi legge".


Video: Gruppo Abele

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