Prima le fiamme, poi la rivolta. Una catena di eventi a effetto domino che è culminata con l'assedio di una volante della polizia ed è terminata con sette persone arrestate e altre otto in ospedale perché intossicate. È la cronaca del pomeriggio di domenica 4 agosto al centro accoglienza straordinaria per richiedenti asilo di via Aquila, estrema periferia Est di Milano.“
dal corriere milano
Alle 14.28 dal centro chiamano i soccorsi per un uomo che sta male (sembra un piccolo infarto), i soccorritori arrivano e si rendono conto che è in corso anche un incendio in una camerata (la causa è un corto circuito, ma stanno andando a fuoco alcuni materassi), i vigili del fuoco trovano alcuni ragazzi che cercano di spaccare grate e finestre per tirar fuori una persona in difficoltà. I pompieri prendono in mano l’emergenza, ma a quel punto molti ospiti stranieri, soprattutto nigeriani, tra agitazione, insofferenza e confusione, si incitano e si ribellano. All’improvviso un grosso sasso viene scagliato contro un camion dei vigili del fuoco. Col suono di quel masso sulla lamiera, iniziano 10 minuti ad altissima tensione.
In via Aquila a quel punto ci sono già 6/7 Volanti (diventeranno il doppio), i poliziotti individuano l’uomo che ha scagliato la pietra e lo portano in macchina, ma in pochi secondi una sessantina di ospiti circondano l’auto, insultano gli agenti, urlano, scalciano, minacciano; qualcuno sale sul cofano della Volante per impedire che parta con il loro amico. I due poliziotti riescono ad allontanarsi in sirena, gli altri agenti però restano là: accerchiati e minacciati, serve tutta la loro professionalità e attenzione per evitare di ingaggiare uno scontro. Lunghi minuti in cui la massa ondeggia sospesa tra aggressività e attesa. I poliziotti in strada chiedono rinforzi. In via Aquila arrivano le altre Volanti, anche la centrale operativa dei carabinieri inizia a inviare le pattuglie del Radiomobile, la questura sposta il Reparto mobile dalla Stazione Centrale e solo l’arrivo delle camionette riporta la calma. Ormai sono passate le 15 e i responsabili della polizia allertano anche la prefettura.
Nel tardo pomeriggio la rivolta di via Aquila viene chiusa con un bilancio definitivo: i vigili del fuoco hanno spento l’incendio e stabiliscono che otto stanze (un’intera ala della struttura gestita dalla Croce rossa) sono inagibili. Servirà almeno una settimana per sistemare i danni e circa 70 persone da ieri sono state ricollocate in altri spazi dello stesso centro. Le ambulanze soccorrono e visitano in tutto 9 persone: due vengono portate in ospedale in codice giallo, tre in codice verde, le altre non hanno bisogno del pronto soccorso. Le Volanti della polizia sono invece rientrate in questura con sette uomini, in aggiunta al primo già portato via all’inizio. Sono dunque otto le persone «fermate» per aver partecipato alla rivolta contro i poliziotti. Per tutto il pomeriggio, in accordo con la Procura, sono stati fatti accertamenti per stabilire nel dettaglio che ruolo abbiano avuto nell’aggressione.
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