martedì 6 agosto 2019

pc 6 agosto - Lo Stato del capitale dà 8 miliardi ai padroni

....per aiutare le imprese (e 9,9 lo scorso anno)
Di aiuti ai padroni in tutte le forme lo Stato ne prevede tanti. E questi 8 miliardi alle cosiddette Pmi (piccole medie imprese) sono tra quelli previsti per affiancarle nella guerra della concorrenza sul mercato mondiale.

In questo caso lo Stato usa lo strumento della Cassa Depositi e Prestiti (attraverso le società dedicate a questo compito chiamate Sace-Simest) con il beneplacito del duo moderno fascista Salvini-Di Maio e alla faccia sulla questione degli “aiuti di Stato” considerati illegali.

E tutto questo mentre sui diversi tavoli dove si fanno concorrenza a chi è più bravo a tenere in piedi il baraccone capitalistico servendo al meglio i padroni, si “cercano” i miliardi per far quadrare i contri pubblici!

Sace-Simest hanno un “piano industriale” per portare avanti il loro obbiettivo, come riporta il Sole24 Ore in un articolo pubblicato oggi: “Sace-Simest, il Polo per l’export e l’internazionalizzazione targato Cassa depositi e prestiti chiude il semestre con otto miliardi di risorse mobilitate a sostegno delle imprese, di cui una fetta consistente (4,1 miliardi) sono andate alle Pmi con una crescita dell’8% e oltre 7mila operazioni concluse con piccole e medie realtà. Risultati che, secondo il Polo, sono frutto di una forte accelerazione verso il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale 2019-2021 approvato lo scorso febbraio.”

Con quanta cura lo Stato gestisce questo suo sostegno! È stato previsto infatti, oltre ai soldi, anche “l’introduzione di un consulente dedicato per l’affiancamento alle pmi (l’export coach)” e poi la “completa digitalizzazione di cinque prodotti chiave per le Pmi” e addirittura l’educazione all’esportazione: “…rafforzamento del programma Education to export che ha consentito di supportare già 700 piccole e medie aziende nei loro piani di crescita.”

I soldi ci sono! E per rassicurare ulteriormente i padroni, il giornale conclude dicendo che questo “Polo per l’export e l’internazionalizzazione” ha un patrimonio netto di 4 miliardi e 700 milioni.

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