lunedì 5 agosto 2019

pc 5 agosto - "Quarant’anni di disuguaglianze salariali spiegati bene… "


È proprio questo il titolo dell’articolo del Sole 24 Ore del 2 agosto scorso, giornale della Confindustria, che ha una bella faccia tosta nell’indicare le vere ragioni che hanno portato alla perdita pesante di salario in questi 40 anni!
È la conferma, anche con questi dati, che il LIVELLO DEL SALARIO E’ LEGATO ALLA LOTTA. Naturalmente quella che chiamano disuguaglianza è in realtà PERDITA di salario, a questa ha pesantemente contribuito non solo la mancanza della lotta ma gli accordi dei sindacati Cgil, Cisl, Uil innanzitutto, con i padroni e con i governi di turno.
“… è luogo comune attribuire la colpa dell’aumento della povertà assoluta alla Crisi del decennio che va concludendosi. – dice la giornalista - In realtà i dati mostrano che il fenomeno è in atto almeno da quarant’anni, anche se era raro nei decenni passati parlare di economia e di crescita con le lenti delle disuguaglianze sociali.”
L’ultimo rapporto di Inps, secondo il quotidiano dei padroni, mostra che in 50 anni la quota di redditi da lavoro è costantemente diminuita, MA, “Nel frattempo i salari medi sono prima aumentati e poi calati, mentre le disuguaglianze salariali hanno seguito un trend opposto: sono diminuite, fino agli anni Ottanta, per poi aumentare sensibilmente.”
Quindi negli anni in cui si era sviluppata la lotta per il salario e i diritti sindacali, tra il 1975 e il 1992, la differenza tra profitti e salari era diminuita.
Dal 1993 fino al 2017 poi si fermano e poi precipitano. Perché? “Gli esperti di Inps, aggiunge la giornalista, attribuiscono la responsabilità alla stipula di nuovi accordi fra le parti sociali. Uno degli obiettivi era proprio quello di limitare la forte crescita salariale degli anni precedenti.”
Come per esempio: “l’introduzione nel 1975 del meccanismo del punto unico di contingenza”…

E’ necessaria la lotta per aumenti salariali



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