venerdì 9 agosto 2019

pc 9 agosto - Tunisia/Italia - Il governo imperialista italiano e il governo reazionario tunisino collaborano - Ma si costruisce l'unità di posizione e lotta dei comunisti mlm italiani e tunisini

info da Tunisie resistant

La nave Etna della marina militare attracca a Tunisi: la crescente collaborazione tra marina militare italiana e tunisina al servizio della chiusura dei porti italiani e della guerra ai migranti


L’ambasciata d’Italia in Tunisia ha reso pubblico sulla propria pagina fb l’accoglienza da parte dell’ambasciatore d’Italia in Tunisia, Lorenzo Fanara, della nave Etna della marina militare italiana  con a bordo allievi della seconda classe dell’Accademia Navale nel quadro della “campagna d’istruzione 2019”.
Quest’ultima è partita dal porto di Taranto lo scorso 12 luglio con l’accoglienza della nave militare tunisina Khairredine in cui si parlo’ per l’occasione di “scambio culturale e professionale”, la nave Etna ha proseguito toccando le tappe di Tangeri , Barcellona per giungere infine a Tunisi da cui ripartirà domani.

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La crescente collaborazione militare tra Italia e Tunisia deve essere necessariamente inquadrata nella diversa natura che i due Paesi hanno nel Mediterraneo e nel mondo: il primo è una potenza che nel quadro internazionale di concorrenza con le altre potenze cerca di aumentare la propria influenza geopolitica ed economica in aree di interesse come la Tunisia e la Libia, il secondo è un paese oppresso dall’imperialismo (tra cui quello italiano) la cui classe dirigente è pronta a raccogliere le briciole dal migliore offerente.
In tal senso i nuovi accordi tra governo Salvini/Di Maio e governo Chahed nel contrastare i movimenti migratori (vedi post precedenti) avranno come immediata conseguenza una crescente prsenza militare italiana nel piccolo paese nord africano (vedi post precedente) nel quadro di uno spostamento di fatto delle frontiere europee oltre le frontiere stesse della “Fortezza Europa”.
Aprire i porti ai migranti e chiuderli alle navi militari!

Leggi e diffondi il comunicato congiunto 
richiedi a pcro.red@gmail.com

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