In 48 arrivano a Lampedusa e raccontano di compagni morti
In 48 a bordo di una piccola barca che non è stata
intercettata da nessuno, sono giunti direttamente all'interno del porto di
Lampedusa. Tra loro 27 donne di cui 3 in stato di gravidanza. I migranti, una
volta a terra, sono stati soccorsi ed hanno raccontato di un'altra tragedia.
Stando alle loro parole raccolte dai volontari di Mediterranean Hope, alcuni di
loro compagni di viaggio sarebbero caduti in mare durante la traversata ed
inghiottiti dalle onde, un numero imprecisato di persone.
Ma i migranti hanno riferito che tra i morti ci sarebbero
anche un bimbo di appena 5 mesi ed un ragazzo di 30 anni. I 48, provati dalle
ore trascorse in mare aperto, hanno raccontato di essere partiti dalla Libia
due giorni fa e di non aver incontrato nessuna imbarcazione che potesse
soccorrerli.
Adesso sono ospitati nel centro di accoglienza di Contrada
Imbriacola a Lampedusa. E intanto si è conclusa la vicenda della nave Alan
Kurdi dell’ONG tedesca Sea Eye, che aveva soccorso, ormai 10 giorni fa, 40
migranti al largo della Libia. Dopo un lungo stand-by, Malta ha concesso lo
sbarco. Le persone tratte in salvo, accolte da un applauso nel porto della
Valletta, saranno ridistribuite in 5 Paesi europei, che hanno dato la loro
disponibilità all'accoglienza. In attesa di sapere dove e quando potrà sbarcare
i 100 migranti soccorsi nei giorni scorsi, rimane un'altra nave umanitaria, lo
spagnola Open Arms, che ancora non conosce il proprio destino.
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