La
commemorazione di Ettore Muti a Ravenna
non va autorizzata!
E'
ora di sciogliere tutte le organizzazioni neofasciste!
Siamo stanchi delle parate neofasciste
col pretesto della commemorazione del gerarca fascista Muti che
vengono autorizzate in questa città medaglia d'oro alla Resistenza
Antifascista.
Questo raduno neofascista non
dev'essere più autorizzato perchè si tratta di Apologia di fascismo
che, vogliamo ricordarlo per l'ennesima volta, è un reato!
Il sindaco De Pascale l'anno scorso
aveva affermato: "questa manifestazione è palesemente illegale
e da due anni a questa parte non ha più senso", ma non è
andato oltre queste parole il giorno dopo la lugubre parata
neofascista.
Ad impedirla sul campo c'è stata la
mobilitazione della Rete Antifascista.
Ora basta! Se il corteo funebre verrà
autorizzato ci sono delle precise responsabilità, innanzi tutto
istituzionali, questura/prefettura/amministrazione cittadina.
Noi, dal canto nostro, vorremo unire
tutte le realtà, singole ed organizzate, perchè questo scempio non
si compia nè quest'anno nè in futuro!
Con il loro referente politico al
ministero degli Interni, nella persona di Salvini, i neofascisti si
sentono sempre più legittimati e oggi non sono affatto spariti ma
vengono assorbiti dalla Lega, come dimostrano le ultime elezioni
europee. Inoltre è dimostrato da numerose inchieste che esiste un
legame tra fascisti e crimine organizzato e non solo, si stanno
armando pesantemente (per una nuova stagione della strategia della
tensione?), come dimostra il sequestro di un vero e proprio arsenale
avvenuto qualche settimana fa.
L'articolo 4 della Legge 645/52
recita ancora così: “Apologia del fascismo: chi
pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del
fascismo, oppure le finalità antidemocratiche proprie del partito
fascista è punito con la reclusione fino a due anni etc”.
La legge Mancino
Oltre alla legge Scelba esiste poi
un’altra legge che regola il delitto di apologia del fascismo. È
la legge Mancino (del 1993) che punisce i reati di odio e
discriminazione razziale. In particolare, secondo quanto recita
l’articolo 2, è punito «chiunque, in pubbliche riunioni, compia
manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali
di organizzazioni, associazioni o movimenti aventi tra i propri scopi
l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi
razziali, etnici, nazionali o religiosi».
Disposizioni transitorie e finali
XII
E` vietata la riorganizzazione,
sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
In deroga all'articolo 48, sono
stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall'entrata in
vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto
e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.
E, inoltre, basta col revisionismo
storico! dei vari sedicenti "storici" antipartigiani
come Stella, candidatosi con il partito della Meloni, dello stesso
partito dell'avvocato Francesco Minutillo, dirigente di Fratelli
d'Italia a Forlì che ha vomitato tutto il suo odio anticomunista
sulla tomba del capitano partigiano "Bulow" (Arrigo
Boldrini) al cimitero di Ravenna, offendendone la memoria,
chiamandolo "criminale" e la sua "una banda di
assassini e criminali" e altri personaggi che meriterebbero la
galera. Perchè, è bene ricordarlo, il fascismo è un crimine, non
un'opinione!
INCONTRO
PUBBLICO DI TUTTE LE REALTA' ANTIFASCISTE
Lunedì 5
agosto alle ore 21
Via
Landoni, 2 (traversa di via Maggiore-ex circoscrizione)
Rete
Antifascista Ravenna
reteantifascistaravenna@gmail.com
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