sabato 29 giugno 2019

pc 29 giugno - NOTAV ma quale piano B...

COMUNICATO DEL MOVIMENTO NO TAV

Nel corso delle ultime settimane i media locali e nazionali hanno dato grande rilievo a un’ipotesi avanzata dal Comune di Venaus in merito a una proposta di tracciato alternativo del Tav Torino-Lione.
L’ipotesi progettuale e politica avanzata dal Comune di Venaus prevede interventi sulla linea storica e la realizzazione di un tunnel parallelo a quello attualmente in esercizio con ingresso in alta Valle Susa e sbocco a Modane.
L’ipotesi proposta dal Comune di Venaus sarebbe allo studio del governo quale punto di mediazione tra le componenti stesse del governo per lo sblocco dell’impasse politico attualmente gravante sulle
decisioni che l’esecutivo dovrà assumere entro settembre in riferimento alla realizzazione del tav Torino-Lione.
Poiché il Comune di Venaus è amministrato da una maggioranza da sempre vicina alle posizioni contrarie all’alta velocità, a livello mediatico e politico si è avanzata l’ipotesi che il movimento no tav nel suo complesso sia disponibile a prendere in considerazione la possibilità di discutere la realizzazione dell’opera attraverso proposte di tracciati alternativi.
Al fine di esaminare e discutere la proposta del Comune di Venaus, il coordinamento dei comitati no tav si è riunito in data 26/06/2019 e, dopo ampia e articolata analisi, ha respinto l’ipotesi politica e progettuale proposta dal Comune di Venaus, ribadendo che :
Le motivazioni che hanno animato trent’anni di opposizione alla realizzazione del tav Torino-Lione restano attualissime e sempre di più supportate da dati ambientali, economici e tecnici. L’opera è inutile, dannosissima per l’ambiente e la salute, estremamente costosa per le tasche dei cittadini, portatrice di qualità di lavoro inaccettabile e in assoluto non determinante a risolvere problemi occupazionali, portatrice di valori sociali inaccettabili e basati su circolazione di merci che non ci sono e che comunque sarebbero trasportate dal nulla al nulla.
Il movimento no tav richiama questi valori che stanno sempre più acquisendo forza in moltissimi territori e che risultano essere unica proposta perseguibile per un futuro diverso e migliore, al di là delle speculazioni di forze economiche e politiche che perseguono il solo interesse personale a discapito del bene comune.
Con queste premesse pare evidente che nessuna ipotesi di realizzazione del tav Torino-Lione (che sia a tunnel lungo o a tunnel corto) può essere anche minimamente condivisa dal movimento no-tav che pertanto ribadisce con forza la propria contrarietà all’ipotesi avanzata dal Comune di Venaus.
L’unica opzione accettabile per il movimento resta l’opzione zero con l’apertura di una discussione (disgiunta dai ragionamenti sull’opera) relativa all’eventuale adeguamento della attuale linea (assolutamente in grado di assorbire flussi di traffico anche di gran lunga superiore agli attuali) agli standards di sicurezza necessari a far transitare i convogli senza rischio per la salute dei cittadini e dei territori attraversati.
Qualsiasi altra opzione troverà il movimento pronto a continuare con determinazione e forza la propria azione di lotta contro un’opera (in qualsiasi forma realizzata) devastante, inutile , portatrice di lavoro inaccettabile e di modelli sociali non compatibili con un futuro vivibile per le future generazioni; per un uso del denaro pubblico finalizzato a garantire il miglioramento della qualità della vita dei cittadini (salute-servizi-scuola etc ..), al ripristino ambientale attraverso la sistemazione degli eco sistemi compromessi da decenni di politiche distruttive, alla creazione di lavoro rispettoso della vita e della dignità delle persone.
Il movimento no tav depreca l’inattività del governo nei confronti degli iter di gara intrapresi da TELT in presenza di un’analisi costi-benefici che dovrebbe indurre l’esecutivo a scelte responsabili di annullamento della realizzazione del tav Torino-Lione e si prepara a sostenere una durissima lotta volta a bloccare definitivamente una delle più devastanti opere mai pensate, simbolo complessivo di un modello di sviluppo volto solamente al profitto di pochi a discapito dei molti.                          

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