domenica 23 giugno 2019

pc 23 giugno - OGGI PRESIDIO AL CARCERE TORTURA DE L'AQUILA: CHIUDERE LA SEZ A.S.2 - BASTA CON 41 BIS!

Con Silvia, Anna e Natasha, in sciopero della fame nel carcere dell'Aquila, con tutte e tutti gli altri prigionieri con loro in lotta: CHIUDERE LA SEZIONE A.S.2 DEL CARCERE DELL'AQUILA - 41 BIS=TORTURA / LIBERI TUTTI

DOMENICA 23 GIUGNO – ORE 15:00
TUTTE E TUTTI A L’AQUILA, ANCORA UNA VOLTA!
PRESIDIO AL CARCERE DI PRETURO

Anna e Silvia, anarchiche rinchiuse nella sezione di Alta Sicurezza 2 del carcere di Preturo, il 29 maggio hanno intrapreso uno sciopero della fame.
Chiedono il trasferimento in un altro carcere e la chiusura della sezione A.S.2 de l'Aquila. 
Altre anarchiche ed altri anarchici prigioniere/i le hanno affiancate in questa lotta entrando a loro volta in sciopero della fame nelle carceri di Ferrara, Alessandria, Sollicciano (Firenze), Lucca, Uta (Cagliari). 

Numerose azioni di solidarietà sono state compiute in Italia e in altri paesi. 

Ora tutti sanno che il trattamento a cui le due compagne sono sottoposte nel super-carcere de L’Aquila è emanazione diretta delle regole imposte nelle sezioni immediatamente prossime alla loro, quelle a regime di 41bis, che qui contengono circa 150 persone.
Ora tutti sanno che il regime di 41bis regolamentato dal D.A.P. per conto del Ministero della Giustizia dello Stato Italiano istituzionalizza la tortura. 

La notizia della prosecuzione dello sciopero della fame, in seguito ad alcune azioni che hanno costretto media e TG a parlarne, ha raggiunto anche le celle del 41bis del carcere di Preturo. Lunedì 17 giugno è iniziata una battitura nella sezione femminile, che è andata avanti nei giorni, per la durata di mezz’ora. La sua eco è arrivata fino alle sezioni di 41bis maschili, dove si è rafforzata, perché altri detenuti hanno iniziato a battere sulle sbarre. 

Il 20 giugno, un’altra anarchica è stata portata nella stessa sezione A.S.2 per la cui chiusura Silvia, Anna, gli altri - tra cui Marco e Alfredo anche loro ancora in sciopero della fame - e noi tutti/e ci stiamo battendo. Si tratta di Natasha, arrestata un mese fa in Francia, portata a Roma-Rebibbia in seguito all’estradizione e tradotta infine nel carcere de L’Aquila.
Al suo arrivo ha formalizzato la sua adesione allo sciopero della fame in corso, iniziato da lei due giorni prima a Rebibbia.
Il medico che da settimane sta facendo richiesta di entrare a visitare Silvia e Anna non ha ancora ricevuto l'autorizzazione. 

Alla 4° settimana di sciopero della fame dobbiamo, e vogliamo, tornare sotto le mura del carcere de L’Aquila.
Al fianco delle nostre compagne. Al fianco di tutti e tutte le detenute in lotta. 

I Compagni e le Compagne
21 giugno 2019

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