Come ogni mercoledì, anche oggi Silvia e Anna hanno svolto i colloqui con persone esterne.
Mentre Natascia, trasferita lì una settimana fa, non ha ancora la possibilità di vedere nessun altra/o all’infuori dell’avvocata. È sottoposta a censura e le hanno trattenuto anche le carte processuali.
Anche la posta di Silvia, in entrata e in uscita, continua a subire rallentamenti, e in parte viene trattenuta.
Ad oggi sono tutte e tre ancora in sciopero della fame.
Chi ha visto le due compagne riferisce di averle trovate bene, considerato il fatto che hanno raggiunto il 29° giorno di sciopero della fame. Accusano una fisiologica debolezza che risulta tuttavia essere nella norma. Con grande forza di spirito oggi le compagne hanno rifiutato il pacco, in cui era stata
messa della frutta nell’ipotesi che avessero deciso di interrompere lo sciopero.
messa della frutta nell’ipotesi che avessero deciso di interrompere lo sciopero.
Le iniziative messe in campo - anche negli ultimi giorni - restituiscono loro forza. Confermano che le battiture dal 41bis -della durata di mezz’ora- continuano, quotidianamente, e che loro riescono a parteciparvi, in risposta, per non più di dieci minuti date le scarse energie.
Stanno tirando la corda in una situazione che di giorno in giorno diventa sempre più critica, e l’assenza di una risposta da parte dell’istituzione penitenziaria, sempre più gravida di responsabilità.
È attendibile la notizia di una visita nel carcere avvenuta in giornata da parte del garante nazionale dei detenuti, sollecitata dalla gravità della situazione.
Le compagne sono monitorate dal personale sanitario, ma la loro richiesta di poter far entrare un medico dall’esterno viene ad oggi ancora disattesa.
Venerdì, 29 giugno, sarà la prossima occasione di contatto diretto con le tre compagne detenute nell’A.S.2 del carcere de L’Aquila, quando andranno da loro a colloquio le rispettive avvocate.
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