Ogni politica sovranista, anche quella del populismo di sinistra alla Melenchon non serve come opposizione a tutto questo .
E' fondamentale, quindi, che i comunisti, le forze proletarie combattano su tutti i fronti questa politica, la smascherino radicandosi tra la classe e le masse e siano in prima linea nella lotta contro il razzismo, nella solidarietà con i migranti, nella costruzione di organismi di lotta dei migranti.
In questo senso è grave che alcune forze rivoluzionarie che fanno parte del nostro campo anche in Europa non fanno tutto questo e si “astengono” e disertano questo fronte di lotta.....
editoriale
Le elezioni europee hanno confermato su scala continentale l'avanzata
del moderno fascismo nelle sue diverse forme. Oltre al successo
italiano di Salvini, vanno registrati la vittoria di Le Pen in
Francia e l'ulteriore allargamento della dittatura di Orban.
Naturalmente, come abbiamo detto fin
dall'inizio, è fascio populista al servizio dell'imperialismo britannico la lista di Farage in Inghilterra che è divenuto il primo partito.
dall'inizio, è fascio populista al servizio dell'imperialismo britannico la lista di Farage in Inghilterra che è divenuto il primo partito.
In generale in numerosi
altri paesi sia le liste di estrema destra sia quelle meno
etichettate in questo senso hanno avuto dei risultati rilevanti che
ne consolidano la presenza nel parlamento europeo e nel paese.
Le liste
fascio-populiste costituiscono dentro l'Europa un'asse reazionario in
parte a sua volta legato all'imperialismo Usa. Attualmente i governi
e le forze di questa asse scatenano una campagna che in nome di una
presunta emergenza immigrazione, vuole trasformare in senso ancora
più reazionario lo Stato, le Istituzioni e porle al servizio dei
padroni contro i proletari e i popoli.
E' importante rilevare
che anche là dove queste forze non sono maggioritarie e perfino in
quei paesi in cui risultano fortemente minoritarie, la loro agenda,
le loro parole d'ordine vengono fatte proprie dagli attuali governi.
E' il caso della Francia dove la trasformazione dello Stato e la
repressione sono andati molto avanti e realizzano in parte il disegno
espresso da Le Pen, così come in Germania e in numerosi altri paesi
europei.
E' evidente che
l'emergenza di questo asse internazionale incide nella natura degli
Stati imperialisti e ne indica la strada. Si può dire in sostanza
che le forze attualmente al governo sono in crescente discredito e
sempre meno in grado di governare e costituiscono il ventre molle
dell'ascesa del moderno fascismo.
Quindi, si conferma
fortemente giusta la linea indicata dai comunisti
marxisti-leninisti-maoisti italiani che hanno chiamato in tutta
Europa, utilizzando anche il blog internazionalista 'maoistroad', non
ad un generico boicottaggio delle lezioni ma ad un boicottaggio
attivo contro i partiti al governo in tutti i paesi imperialisti e
contro i fascio-populisti.
Questa parola d'ordine
è l'unica in piena sintonia con le lotte di masse che si sviluppano
in questi paesi e, quindi, non utilizza le elezioni per pura
propaganda astensionista che obiettivamente non può andare oltre
scritte murali ed episodici volantinaggio, ma indica nel contesto
dlele lotte stesse i nemici reali e visibili, la loro natura, la loro
convergenza e orienta il movimento reale verso l'intensificazione
della lotta di classe, la resistenza attiva, la costruzione in ogni
paese dei tre strumenti necessari per realizzare un salto di qualità
del movimento proletario e comunista che guardi ben oltre le
elezioni.
D'altra parte è
assolutamente necessario indicare i nemici reali agenti che si
esprimono nella situazione politica e nelle elezioni.
I comunisti non dicono
mai alle masse – come Marx ci insegna - “abbandonate le vostre
parole d'ordine e venite con noi” ma danno ad esse e alle loro
lotte la giusta parola d'ordine nella fase attuale della lotta di
classe. Questo è fondamentale perchè sia nelle lotte delle masse
sia nella grande area dell'astensionismo, che anche in queste lezioni
si è espressa intorno al 50%, sono ben presenti le idee, la cultura
e la prassi sia dell'europeismo imperialista sia quello, più
pericoloso in questa fase, del sovranismo e fascio-populismo.
In Francia abbiamo
detto fin dal primo momento che il movimento del Gilet gialli era un
movimento composito, con presenza di tendenze proletarie, tendenze
piccolo borghesi, logiche da 'ceto medio', rifiuto superficiale della
politica dei governi soprattutto in materia di tasse e corruzione e
non certo perchè capitaliste e imperialiste. Il voto a Le Pen ha
beneficiato anche di questo del clima creato dal movimento dei Gilet
gialli. Naturalmente a fronte della repressione dello Stato e della
tenuta delle ali più radicali, le ali più reazionarie di questo
movimento si sono appartate da esso e contribuito al successo di Le
Pen e in forme molto minori al populismo di sinistra di Melenchon o
dei Verdi.
Il fattore chiave
dell'avanzata delle forze reazionarie è cavalcare la leva del
razzismo e dell'immigrazione, che si tinge di antislamismo, che si
veste di anti terrorismo, ecc., che ostenta guerre di civiltà e
“valori occidentali”.
Ogni politica
sovranista, anche quella del populismo di sinistra alla Melenchon non
serve come opposizione a tutto questo .
E' fondamentale,
quindi, che i comunisti, le forze proletarie combattano su tutti i
fronti questa politica, la smascherino radicandosi tra la classe e le
masse e siano in prima linea nella lotta contro il razzismo, nella
solidarietà con i migranti, nella costruzione di organismi di lotta
dei migranti.
In questo senso è
grave che alcune forze rivoluzionarie che fanno parte del nostro
campo anche in Europa non fanno tutto questo e si “astengono” e
disertano questo fronte di lotta.
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