lunedì 24 giugno 2019

pc 24 giugno - Soccorso Rosso Proletario a Ravenna - intervento e linea di massa

Un compagno di Soccorso Rosso Proletario è intervenuto all'assemblea con un intervento di denuncia della condizione carceraria punitiva nei confronti dei compagni rinchiusi nelle galere dello stato borghese , le torture che mirano ad annientare la loro identità, il 41 bis, l'AS2, il carcere-tomba de L'Aquila contro cui stanno lottando Silvia e Anna, le compagne anarchiche in sciopero della fame dal 29 maggio, l'accanimento persecutorio contro Nadia Lioce a cui la compagna ha resistito (e sta ancora resistendo) e ha vinto in Tribunale per la protesta della "battitura" perchè gli erano state sottratte delle carte processuali dalla cella. E' stata data lettura dei comunicati delle compagne Silvia e Anna e della dichiarazione di Nadia Lioce al processo contro di lei che si è rivelato un boomerang contro la stessa giustizia borghese.
La marcia verso il moderno fascismo in Italia oggi con il governo Salvini-Di Maio ha fatto un salto di qualità con il decreto sicurezza 1 e 2, lo scatenamento della violenza poliziesca contro i compagni antifascisti vista a Genova di recente e la stessa violenza contro gli operai in lotta davanti le fabbriche e i centri della logistica. Abbiamo ricordato la persecuzione nei confronti degli insegnati antifascisti, in particolare Lavinia Flavia Cassaro licenziata per il cui reintegro c'è una campagna di raccolta-firme. Si è dato notizia e valorizzata la petizione che a Ravenna ha raccolto 36 firme nei banchetti di questi giorni. E si è denunciata la violenza della celere e il provvedimento disciplinare di Giusi, dipendente del comune di Casalecchio di Reno, avvenuta a Bologna nella manifestazione contro FN.
La solidarietà necessaria è sostenere le voci che si levano all'interno/contro le carceri. Contro la repressione antiproletaria che colpisce le lotte di ieri e di oggi e l'utilizzo di provvedimenti restrittivi prima circoscritti a qualche tipologia di reato che derogano dallo stato di diritto e poi vengono applicati ai "nemici di classe" della borghesia imperialista, dello Stato dei padroni, come stato d'eccezione permanente è stata data lettura dell'intervento dell'avvocatessa Calia in un convegno sul "diritto penale del nemico" che tiene in ostaggio i compagni e intensifica la repressione antiproletaria.
Come Soccorso Rosso Proletario abbiamo riportato la condizione dei detenuti al carcere di Ravenna definita dalla delegazione dei Radicali del giugno dello scorso anno "non più luogo infernale": per un carcere di 50 posti di capienza c'erano stati 180 detenuti, 2 suicidi nel 2017 e oggi incarcera 81 detenuti a pene definitive non superiori ai 5 anni, più della metà per furti, rapine, spaccio e la metà dei detetenuti sono immigrati.
Si è data informazione sulla giornata di lotta nazionale in Italia promossa da SRP e le iniziative nelle città di MI, BG, RM, TA, PA e delle iniziative in solidarietà con la lotta delle compagne anarchiche che si stanno tenendo in questi giorni in tutta Italia.
Abbiamo espresso la solidarietà ai prigionieri politici nelle galere imperialiste in tutto il mondo che continuano la loro lotta antimperialista, a fianco del popolo palestinese, come il comunista libanese G. I. Abdallah illegittimamente tenuto in galera dallo stato francese e per la cui liberazione c'è stata una manifestazione a Parigi il 22 giugno Così come siamo al fianco dei prigionieri politici in India, i maoisti/naxaliti, che sono i migliori figli della guerra popolare che combatte contro i piani dell'imperialismo e della borghesia indiana al suo servizio che oggi ha il volto del fascista Modi e che ha scatenato una guerra contro il suo stesso popolo e che ha trovato una vasta opposizione, da intellettuali e studenti agli operai, ai fuori-casta. Abbiamo denunciato le persecuzioni contro il dirigente del Partito comunista dell'India Ajith e del professor Saibaba in carcere nonostante abbia bisogno di cure perchè disabile al 90%.
Così come abbiamo espresso la solidarietà ai prigionieri politici in Perù e Turchia. A questo proposito è stato ricordata e valorizzata la data-simbolo del 19 giugno, il "giorno dell'eroismo" dei comunisti del Partito comunista del Perù-Sendero Luminoso che hanno resistito ai piani di trasferimento del governo aprista di Garcia, membro dell'Internazionale socialista e amico di Craxi e D'Alema, che il 19 giugno 1986 ha fatto massacrare 300 prigionieri comunisti in 3 carceri in Perù.
Questo lavoro contro le carceri e la repressione, per la liberazione dei compagni arrestati, continuerà, c'è già la pubblicazione di un Bollettino di contro/Informazione che è stato diffuso all'assemblea. I compagni della Rete Antifa vogliono sostenere il lavoro di Soccorso Rosso Proletario.


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