Mimmo
Mignano (Cobas Fca Pomigliano) è intervenuto ai microfoni della
trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da
Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente
dell’Università Niccolò Cusano: “Di Maio non rappresenta gli operai.
Quando è venuto qui si è fatto le foto coi padroni. I suoi voti sono una
bolla di sapone che quando cadranno si schianteranno a terra e
diventeranno Cernobyl. Farà la fine di Bertinotti. Dice che ancora non
sta governando, ma intanto si è fregato 11 milioni di voti”
Sul successo del M5S a Pomigliano
“Qui a Pomigliano la fabbrica è ferma per
cassa integrazione – ha affermato Mignano – qua non è cambiato niente,
io mi sveglio la mattina dopo le elezioni politiche e mi risveglio
sempre con gli
stessi problemi. La Fiat sta per mandare via oltre 2mila
operai. Qui bisogna rimettere in piedi la lotta. Lo strumento politico o
se lo prendono gli operai, oppure niente, altro che Di Maio. Dopo
avergli dato 11 milioni di voti non è che ci siamo svegliati meglio. Il
signor Di Maio che abita a pochi metri dalla Fiat non dice una parola né
su Pomigliano né su migliaia di operai che vivono una situazione
disperata. Al sud scelgono il M5S perché a sinistra non c’è più niente.
Votando Di Maio speravano in un miracolo, ma qui i miracoli non ci sono.
Un laboratorio politico a Pomigliano? Sì, ma in contrapposizione alle
politiche di Di Maio. E’ venuto qui e si è fotografato insieme ai
padroni del consorzio Del Solo, senza dire una parola nei confronti
degli operai. Lui è un ragazzo semplice, dal viso piacevole, ma i fatti
concreti non ci sono. Sul licenziamento di 5 operai licenziati per aver
inscenato il finto suicidio di Marchionne, Di Maio ha firmato il primo
appello, il secondo dopo le elezioni non vuole firmarlo. Di Maio per 5
anni è uscito tutti i giorni in tv dicendo che gli altri sono cattivi e
lui è buono”.
Il perchè del successo di Di Maio
“La gente non ne può più dei partiti di
sinistra, dei corrotti e collusi, è qui che si spiega il successo di Di
Maio – spiega Mignano – ma è un successo che oggi c’è e domani non c’è
più. Questo è stato un voto di massa dovuto ai 5 anni di campagna
elettorale di Di Maio e Di Battista che in tv si proponevano come
antagonisti alle politiche sciagurate del centrodestra e centrosinistra.
I voti di Di Maio sono una bolla di sapone che quando cadono si
schiantano a terra e diventano Cernobyl. Di Maio parla di un reddito di
cittadinanza di 1650 euro a un disoccupato sposato con figli. Ma un
operaio di Pomigliano che la mattina si sveglia alle 5 di mattina e
lavora 8 ore al giorno non arriva a 1300 euro al mese. Ma ci rendiamo
conto di quello che dice Di Maio? Di Maio forse in questo contesto può
darsi che è meglio degli altri, ma lui è uno che non rappresenta gli
operai, non li ha rappresentati nemmeno in campagna elettorale”.
I 5 Stelle come Rifondazione
“I 5 Stelle faranno la stessa fine dei
partiti di sinistra come Rifondazione. Bertinotti aveva il consenso
forse pure di più di Di Maio, appena si è seduto alla Camera addirittura
è stato il promotore del pacchetto Treu. Nei prossimi mesi ci
organizzeremo per avere una rappresentanza politica nostra, operaia. E’
qui che chiederemo a Di Maio di confrontarsi con noi quando andrà al
governo. Però al governo ci deve andare, se no continuerà a fare queste
tarantelle e dirà sempre: ma io non sto ancora governando. Intanto però
si è fregato 11 milioni di voti”.
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