Una mobilitazione immediata si è tenuta a Milano sabato 31
marzo alle notizie da Gaza e da tutta la Palestina della strage sionista -20
morti e 1400 feriti - nella giornata del diritto al ritorno, contro il popolo
palestinese, con un presidio che si è trasformato - dopo una ferma contrattazione
con la polizia - in un breve corteo per via Mercanti.
Nonostante il tempo inclemente, il sabato precedente la
Pasqua e la rapidità con cui è stata realizzata la mobilitazione in un
centinaio di solidali con il popolo palestinese, internazionalisti hanno
animato l’iniziativa con musiche arabe, slogan FREE FREE PALESTINE - ISTRAELE
FASCISTA STATO TERRORISTA- I POPOLI IN RIVOLTA SCRIVONO LA STORIA INTIFADAH
FINO ALLA VITTORIA.
LETTURE DI POESIE DELLA RESISTENZA PALESTINESE E INTERVENTI
DI DENUNCIA E SMASCHERAMENTO DI QUELLA CHE VIENE DEFINITA LA PIÙ GRANDE
“DEMOCRAZIA” DEL MEDIO ORIENTE, il ruolo degli Usa e Trump nel sostegno dei
sionisti, soprattutto è stato fortemente
sottolineato il diritto dei
palestinesi a tornare nella propria terra, nelle proprie città.
Un giovane palestinese ha letto il comunicato dell’API.
Comunicato
stampa API su Giornata della terra e manifestazioni in tutta la Palestina.
Nella
giornata di venerdì 30 marzo 2018 si sono svolte manifestazioni di massa nella
Striscia di Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme per rivendicare il legittimo
Diritto al Ritorno dei Palestinesi e per ricordare la Giornata della terra, che
i palestinesi commemorano dal 1976 quando il ministero della Finanza israeliano
confiscò 5000 ettari di terra palestinese tra i villaggi di Sakhnin e Arraba in
Galilea per costruire 8 villaggi industriali ebrei da progettare sul terreno
sequestrato.
Le forze
israeliane hanno attaccato con inaudita violenza tali manifestazioni popolari,
provocando numerosi morti e centinaia di feriti.
Come
Associazione dei Palestinesi in Italia – API – confermiamo la nostra
solidarietà ai nostri fratelli e sorelle palestinesi aggrediti durante le marce
pacifiche, e ricordiamo che il diritto di manifestare è un diritto inviolabile
dell’uomo, riconosciuto dalla CEDU e da qualunque paese democratico;
confermiamo la legittima pretesa al diritto al Ritorno di tutti i
profughi palestinesi, sancito dalla risoluzione 194 dell’ONU che nell’art. 11
chiede esplicitamente il ritorno dei palestinesi nelle case e città della
Palestina, sottratte ai nativi dal colonialismo sionista nel corso di 70 anni
di occupazione e violenze; condanniamo le atrocità dei soldati israeliani che
attaccano i manifestanti sul confine di Gaza e nel resto dei Territori;
chiediamo a tutti i responsabili della legalità internazionale di intervenire e
interrompere l’ingiusto embargo su Gaza e permettere ai due milioni di abitanti
di vivere in dignità – con accesso al cibo, alle cure mediche, alla scuola, al
lavoro.
Sottolineiamo
che le manifestazioni sono di carattere nazionale e non partitico, in quanto
uniscono tutto il popolo palestinese sotto un’unica bandiera, quella della
Palestina.
Arch.
Mohammad Hannoun Presidente API
Forte denuncia della deliberata volontà di uccidere giovani,
donne, bambini disarmati con il ricorso ai cecchini, carri armati una
sproporzione visibilissima attraverso le immagini che ci sono giunte: in questo
i mass media non fanno certo un’operazione di corretta di informazione. Sul
finire dell’iniziativa è giunta notizia che la comunità palestinese sta
organizzando in queste ore una manifestazione per sabato prossimo.A Gaza e in
tutte le città palestinesi è stata preannunciata la continuazione della lotta
sino al giorno della Nackba
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