giovedì 5 aprile 2018

pc 25 aprile - Ravenna - un appello per il 25 aprile in discussione nella rete antifascista

Le straordinarie ed emozionanti giornate di mobilitazioni antifasciste di massa che abbiamo messo in piedi nelle nostre città, con alla testa i compagni delle città di Macerata, Palermo, Torino, Piacenza, Bologna, Firenze, Genova, Roma, per citarne alcune delle più importanti, che hanno manifestato contro la violenza nazifascista che ha avuto il suo culmine con la scia di sangue di immigrati durante la recente tornata elettorale, non possono/non devono "rientrare nei ranghi" ma avanzare nell'unità raggiunta sul campo dell'antifascismo, segnatamente quello militante, che, in molti casi, è riuscito a cacciare dalle proprie città i caporioni fascio-nazisti imbottiti di denaro in cerca di voti ed ha
impedito la legittimazione che i fascio-nazisti volevano con queste elezioni, anche se alla fine il risultato elettorale ha premiato la destra storica-che rimane sempre sovversiva-, da Salvini a Meloni a Berlusconi, fino ai grillini travestiti da antisistema.
I cortei antifascisti sono riusciti a sfidare nello stesso tempo la forza militare dello Stato messa a protezione dei fascio-nazisti, la repressione del ministro degli Interni, il piddino Minniti, che non ha saputo/potuto impedire lo svolgimento dei cortei e le contestazioni in sfida a divieti, daspo, fogli di via, criminalizzazione del movimento, manganelli, idranti, insomma tutto l'arsenale da Stato di Polizia, e, allo stesso momento, l'opposizione antifascista ha dimostrato l'inutilità del vecchio antifascismo celebrativo, ritualistico, comunque sempre lontano dai luoghi dove i compagni hanno impedito con la forza l'apertura di un covo o il comizio di Fiore o Di Stefano nelle proprie città
o, ancora, ha denunciato il ruolo dei riformisti al governo e degli apparati sindacali confederali responsabili, con la propria politica neocorporativa, dell'avanzata dei demagoghi populisti tra le fila operaie e dei lavoratori in generale.
Di tutto questo è la sostanza di quell'unità costruita sul campo dell'opposizione antifascista.
Una riflessione che abbiamo portato avanti nelle assemblee antifa è stata quella che dobbiamo arrivare in anticipo sulle cose, capire e agire. La lotta antifascista è una politica attiva e preventiva, un obiettivo di assoluta importanza che può portare alla polarizzazione dello scontro di classe. 
Ora, dopo il voto, la situazione non è affatto cambiata, anzi, la vittoria di Salvini e M5S accelererà il processo di fascistizzazione dall'alto dello Stato cementando il proprio blocco sociale reazionario, espressione della piccola borghesia e del piccolo/medio padronato a cui si sono uniti alcuni settori delle masse popolari e operaie che ne condividono l'impostazione fascista, razzista, populista, per sottoporlo, come sempre, al servizio del potere padronale. E' la direzione verso cui sta andando la borghesia imperialista a livello internazionale. Sciovinismo, nazionalismo, razzismo, populismo, guerre d'aggressione contro i popoli oppressi, servono a distogliere le masse dalle lotte che servono realmente per cambiare la propria vita e a dirigerle con più facilità, come massa di manovra reazionaria, contenendone la volontà di lotta, occupando spazi lasciati vuoti dalla sinistra di palazzo per lasciarli vuoti dalle istanze di liberazione sociale e politica e portare tra le masse il veleno della xenofobia e della criminalizzazione dell'antifascismo coerente e militante.
Questa nuova fase che nel nostro paese chiamano "terza repubblica"  servirà sempre di più ad accompagnare le politiche di attacco alle condizioni di vita e di lavoro delle masse popolari, quindi avremo più razzismo di stato, più repressione contro l'opposizione politica e sociale. Quindi più sdoganamento, più protezione dei fascio-nazisti, più revisionismo storico, più condizionamento dei media per legittimare i fascio-nazisti. 
Quindi per questo è necessaria una Nuova Resistenza Antifascista.
Abbiamo bisogno di confrontarci sull'esperienza comune, costruire Reti AntiFasciste e discutere su come avanzare con la lotta, la chiusura dei covi e la messa fuorilegge dei fascio-nazisti, abbiamo bisogno di un'assemblea nazionale che dia forza al fronte antifascista.
Per questo proponiamo a tutte le forze antifasciste l'organizzazione di un'assemblea nazionale da tenersi entro metà Aprile e preparare le iniziative per il prossimo 25 Aprile.
La Resistenza partigiana e quella degli anni '70 rimangono sempre un problema da rimuovere per la borghesia italiana, un'ostacolo da eliminare per finire il lavoro da parte di chi oggi vuole costruire un regime di moderno fascismo, strutturato nella sostanza come quello storico con la sua dittatura terroristica.
Oggi come ieri non passeranno!
Ora e sempre Resistenza!
Creare, rafforzare ed estendere le Reti AntiFasciste

Ravenna Antifascista
per info e contatti:
339/8911853

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