Le
organizzazioni palestinesi attuano una
nuova manifestazione “marcia del ritorno” al confine fra striscia di
Gaza e Israele. In una dichiarazione diffusa martedì si legge:
“Accogliamo tutti i partecipanti di tutte le organizzazioni e
apprezziamo il loro lavoro per il successo di questa azione che ha messo
in imbarazzo Israele davanti a tutto il mondo”. Hamas ha pubblicato sul
web dei “consigli di sicurezza” tra cui: nascondere i volti con
maschere o kefiah, non portare con sé telefoni cellulari nelle aree degli scontri, non rimanere mai troppo a lungo nello stesso posto, non indossare abiti bianchi o con colori sgargianti.
Le autorità israeliane sembrano adesso preoccupate dalla nuova forma di protesta messa in campo dai palestinesi: la combustione di pneumatici vicino al confine. La tv israeliana Hadashot News ha riferito che gli abitanti di Gaza stanno accumulando migliaia di pneumatici da bruciare vicino al confine affinché il fumo nero possa coprire i manifestanti dal tiro dei cecchini israeliani.
Il coordinatore israeliano per le attività governative nei territori a ridosso del confine con Gaza, Yoav Mordechai ha addirittura sollecitato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a contribuire ad arginare l’inquinamento atmosferico “senza precedenti” causato dagli incendi dei pneumatici. “Si tratta di un grave problema ambientale che danneggerà la salute di tutti i residenti dell’area”, ha scritto Mordechai in una lettera all’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il governo dell’Autorità Nazionale Palestinese ha chiesto intanto un’inchiesta internazionale sul massacro di venerdì scorso lungo il confine tra la Striscia di Gaza e Israele.
Il governo palestinese ha condannato il “massacro israeliano compiuto dalle forze di occupazione israeliane contro civili indifesi durante le pacifiche marce che celebrano l’anniversario della Giornata della Terrra”, è scritto in un comunicato del governo di Ramallah.
L’Anp ha affermato che il “massacro” era stato pianificato in anticipo su istruzioni di alti funzionari israeliani.
“Questa pericolosa escalation richiede l’avvio di una inchiesta internazionale per ritenere Israele responsabile dei suoi crimini”, si legge nella dichiarazione, rinnovando la richiesta di fornire protezione ai palestinesi a livello internazionale.
Secondo l’Autorità Palestinese, la partecipazione di decine di migliaia di palestinesi agli eventi della Giornata della Terra di venerdì scorso conferma il “rifiuto dei palestinesi e la loro determinazione a confrontarsi con i progetti tesi a liquidare la loro giusta causa”, con un riferimento esplicito al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per le sue scelte in Medio Oriente.
info contropiano
maschere o kefiah, non portare con sé telefoni cellulari nelle aree degli scontri, non rimanere mai troppo a lungo nello stesso posto, non indossare abiti bianchi o con colori sgargianti.
Le autorità israeliane sembrano adesso preoccupate dalla nuova forma di protesta messa in campo dai palestinesi: la combustione di pneumatici vicino al confine. La tv israeliana Hadashot News ha riferito che gli abitanti di Gaza stanno accumulando migliaia di pneumatici da bruciare vicino al confine affinché il fumo nero possa coprire i manifestanti dal tiro dei cecchini israeliani.
Il coordinatore israeliano per le attività governative nei territori a ridosso del confine con Gaza, Yoav Mordechai ha addirittura sollecitato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a contribuire ad arginare l’inquinamento atmosferico “senza precedenti” causato dagli incendi dei pneumatici. “Si tratta di un grave problema ambientale che danneggerà la salute di tutti i residenti dell’area”, ha scritto Mordechai in una lettera all’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il governo dell’Autorità Nazionale Palestinese ha chiesto intanto un’inchiesta internazionale sul massacro di venerdì scorso lungo il confine tra la Striscia di Gaza e Israele.
Il governo palestinese ha condannato il “massacro israeliano compiuto dalle forze di occupazione israeliane contro civili indifesi durante le pacifiche marce che celebrano l’anniversario della Giornata della Terrra”, è scritto in un comunicato del governo di Ramallah.
L’Anp ha affermato che il “massacro” era stato pianificato in anticipo su istruzioni di alti funzionari israeliani.
“Questa pericolosa escalation richiede l’avvio di una inchiesta internazionale per ritenere Israele responsabile dei suoi crimini”, si legge nella dichiarazione, rinnovando la richiesta di fornire protezione ai palestinesi a livello internazionale.
Secondo l’Autorità Palestinese, la partecipazione di decine di migliaia di palestinesi agli eventi della Giornata della Terra di venerdì scorso conferma il “rifiuto dei palestinesi e la loro determinazione a confrontarsi con i progetti tesi a liquidare la loro giusta causa”, con un riferimento esplicito al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per le sue scelte in Medio Oriente.
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