Ieri notte i giovani di Tataouine hanno riesumato repentinamente la pratica dei blocchi stradali dell’anno scorso quando sie era sviluppato un forte movimento di protesta durato quasi 4 mesi che si era concluso con un accordo a giugno (Leggi nostro precedente articolo QUI).
Dopo quasi un anno infatti i nostri dubbi sono stati confermati e il governo, com’era prevedibile non ha tenuto fede agli impegni presi.
Quindi ieri sera i giovani hanno bloccato la strada che collega Tataouine e Medenine (entrambi capoluoghi degli omonimo governatorati) e dato vita a sit-in in città a Tataouine. Sono seguiti scontri con la polizia che è intervenuta e stamattina ha tradotto due giovani capi della protesta a Tunisi (!) per essere interrogati.
Il governo quindi usa il pugno di ferro sfruttando il fatto che non vi è attualmente il grande movimento di massa dell’anno scorso in cui tutta la regione era in mano ai manifestanti organizzati in oltre 70 sit-in e che per circa una settimana controllarono il capoluogo “liberato” dalle forze di polizia.
Pero’ questo tipo di repressione potrebbe ottenere un effetto boomerang e accelerare la ripresa delle mobilitazioni, il popolo non è stupido e avrebbe dovuto imparare dall’esperienza dell’anno scorso di non fidarsi più tanto facilmente delle promesse del governo e dei suoi alleati, qualcuno ha detto UGTT?
Seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni.
Nessun commento:
Posta un commento