APPELLO
PER UN 25 APRILE DI LOTTA ANTIFASCISTA
ALLE
REALTÀ DI LOTTA ANTIFASCISTE – ANTIRAZZISTE - ANTISESSISTE
Compagni, partendo dalle risposte date dal quartiere nelle mobilitazioni antifasciste, non solo di compagni di movimento ma anche spontanee -in particolare contro la “sfilata” della Meloni, di FDI- crediamo sia necessario dare continuità, far crescere e cementare quanto in embrione si è già manifestato ancor più oggi dopo l’esito elettorale che ha visto lo sfondamento tra le file operaie, dei lavoratori e popolari in termini di adesione ideologica al fascio-populismo. La vittoria di M5S e Lega e quindi del fascio populismo avrà pesanti conseguenze verso i proletari e le masse popolari, gli immigrati.
Durante
la campagna elettorale uno degli elementi positivi, visibile e di massa è stato
l’antifascismo militante che ha mostrato come esso sia possibile e necessario ed
ha riscosso
solidarietà con gli antifascisti repressi, arrestati. Importante elemento nella manifestazione di Piacenza del 25/3 è stata la solidarietà trasversale agli arrestati–di operai, di lavoratori e di tanti giovani-per contrastare l’antifascismo istituzionale, il fascio-razzismo della Lega e il populismo del M5S
solidarietà con gli antifascisti repressi, arrestati. Importante elemento nella manifestazione di Piacenza del 25/3 è stata la solidarietà trasversale agli arrestati–di operai, di lavoratori e di tanti giovani-per contrastare l’antifascismo istituzionale, il fascio-razzismo della Lega e il populismo del M5S
Via
Padova ha visto, nel tempo, dalla Moratti in avanti, tentativi di “interventi”
istituzionali in termini di più razzismo, più repressione, più militarizzazione,
“normalizzazione” che hanno trovato in tante occasioni una risposta di contrasto
ferma nel quartiere che ci dimostrano la necessità di far crescere e consolidare
le risposte orgogliosamente antifasciste. Non solo via Padova, ma anche in
diversi quartieri è stata contrastata la presenze di leghisti e neonazi, sino
alla manifestazione di largo La Foppa che, in embrione ha rappresentato una
risposta antifascista trasversale da rafforzare.
Il
mondo alla “rovescia”: chi difende la memoria della Resistenza Partigiana, gli
antifascisti, gli antirazzisti, le donne in lotta contro fascismo, razzismo,
sessismo vengono denunciati, imprigionati, fatti oggetto di campagne di
criminalizzazione, i neonazi vengono lasciati liberi di manifestare, protetti,
liberi di spandere a piene mani razzismo, sessismo, fascismo. Ancora in questi
giorni continua la caccia agli antifascisti a Torino con l’arresto di Nico; a
Piacenza Lorenzo e Giorgio sono ancora in carcere. Diversi antifascisti hanno
subito perquisizioni, sono colpiti da misure cautelari, denunciati. Lavinia
fatta oggetto di una vergognosa campagna di criminalizzazione, licenziata e
sotto processo per aver urlato la propria rabbia contro i poliziotti che avevano
appena caricato il corteo con idranti e manganelli: non è “ammissibile” che un’
insegnante e per di più donna possa manifestare liberamente le proprie opinioni.
Il 25 aprile si avvicina ed è evidente che la libertà degli arrestati deve
rappresentare una parola d’ordine prioritaria.
La
manifestazione nazionale per il 25 aprile a Milano vede l’antifascismo
istituzionale, quanto mai deleterio, che è parte del problema che ha spianato la
strada al moderno fascismo “protagonista” e i recenti fatti in diverse città
italiane, ma in particolare Macerata stanno lì a dimostrarlo. Ripartire da
Macerata si è detto come emblema della lotta contro le posizioni
dell’antifascismo istituzionale e che ha contribuito a far crescere e rendere
più solido l’antifascismo militante che i tanti episodi che vedono una presenza
dei neonazi sempre più aggressiva nel rivendicare la loro ideologia non
contrastati dalle istituzioni se non apertamente appoggiati come sta avvenendo a
Cologno : "Facciamo
rinascere un campo tedesco prima della Liberazione", Organizzata
a pochi giorni dal 25 Aprile da un'associazione che vanta richiami nazisti è
patrocinata dal Comune leghista della cittadina milanese
Ripartiamo
dai territori. Pensiamo sia necessario dare concretezza a questa giusta parola
d’ordine. A partire dal 25 aprile che non è e non può essere una ricorrenza, ma
una giornata di lotta antifascista – noi proponiamo al quartiere un corteo che
ne attraversi le vie sino a piazzale Loreto.
L’antifascismo
non è reato!
L’antifascismo
non si arresta!
CONTRO
FASCISMO, RAZZISMO, SESSISMO ANTIFASCISMO MILITANTE!
I
compagni del circolo proletari comunisti-MI
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