sabato 21 aprile 2018

pc 21 aprile - CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA, OGGI IN PIAZZA A PALERMO IN CONCOMITANZA ALLA MANIFESTAZIONE A SIGONELLA


Contro la guerra imperialista
Contro l’attacco criminale in Siria di Usa/GB/Francia/Nato
Al fianco dei popoli oppressi in lotta, dalla Palestina al mondo intero

L’imperialismo assassino di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e NATO ha attaccato la Siria nella notte del 13 aprile, facendone una tappa ulteriore della aggressione imperialista alla Siria, avvicinando così il mondo intero sul baratro di una guerra mondiale totale. Questo attacco è un passo grave verso l'acutizzazione delle contraddizioni inter-imperialiste nell'area e in particolare nei confronti della Russia e indirettamente della Cina.
Trump, Macron e May, tre rappresentanti dell’imperialismo mondiale in crisi, (nella sostanza sostenuti dagli altri paesi imperialisti che fanno parte della NATO) provano, da un lato, a “risolvere” la crisi economica e politica mondiale con una guerra sempre più estesa, e dall’altro lato spostano sul piano internazionale la profonda crisi politica che ognuno di loro sta attraversando e che li attanaglia all’interno dei propri paesi…
I governi imperialisti trovano ogni scusa per scatenare gli attacchi, dalle armi chimiche al terrorismo islamico e mentre parlano di pace nel frattempo vendono armi, come fa l’Italia, per miliardi di dollari alle “parti in conflitto”!
In questa guerra ci sono in ballo come sempre gli affari della ricostruzione della Siria distrutta (valutata in circa 400 MILIARDI DI DOLLARI), il controllo del petrolio che si trova nel nord del Paese e quindi il controllo politico militare di tutta l’area mantenuta dall’imperialismo in eterna ebollizione.
Per “riprendersi” dalla crisi ogni governo della borghesia deve restringere quanto più è possibile i diritti acquisiti con la lotta dalla classe operaia e dalle masse popolari per avere sempre più mani libere da ogni “formalità democratica” che considera un ostacolo nei confronti della propria insaziabile fame di profitto e del dominio della società. I governi, per la borghesia imperialista, devono essere più “efficienti” e “razionali”.
I massacri dell’imperialismo nell’area non risparmiano nessuno: Iraq, Afghanistan, Yemen, Kurdistan (ma anche la Libia) e la Palestina martoriata dal governo nazisionista israeliano, sempre sostenuto dai paesi complici dei massacri: Stati Uniti, Italia, Francia, Gran Bretagna Germania…
Il governo italiano nonostante le chiacchiere di Gentiloni è pienamente complice della sporca guerra imperialista. Gentiloni, ancora attuale capo del governo, ha detto, infatti, esplicitamente, che l’Italia sarà sempre al fianco degli Stati Uniti a prescindere dal governo! Il loro cinismo, fatto sui corpi di migliaia di morti, è racchiuso nelle parole della Pinotti: “Operazione conclusa”! E insieme a loro tutti i partiti in un modo o nell’altro sono d’accordo.
E così riaccendono con fuochi di guerra ogni volta la Sicilia: "... L'Italia, ha detto … il premier Gentiloni, in base agli accordi internazionali e bilaterali vigenti, continuerà a fornire supporto logistico alle attività delle forze alleate… da Sigonella a Camp Darby…" (GdS 13 aprile).
La Sicilia, infatti, come abbiamo detto in occasione del G7 di Taormina, progressivamente insieme a tutto il Sud dell’Italia, è diventata una grande piattaforma militare piena di armi convenzionali e nucleari, di basi militari, Sigonella e aeroporti civili trasformati in militari come Trapani e Palermo, strumenti di controllo delle telecomunicazioni militari come il radar di Marsala e il Muos di Niscemi. Insomma, un’isola, che mentre viene stretta dai gravissimi problemi della disoccupazione, dello Stato-mafia, dell’inquinamento, della mancanza di servizi, dalla sanità alla scuola, si riempie di armi, di morte e distruzione dalla quale partono azioni di guerra con e senza droni.
·      È necessario solidarizzare attivamente con i popoli martoriati dall’imperialismo
·      Ribellarsi è giusto e necessario contro le politiche guerrafondaie del governo italiano
·      Serve l'unità antimperialista dei popoli per cacciare tutti gli imperialisti e i governi ad essi asserviti



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