APRITE GLI OCCHI, IL PAESE DEI “BALOCCO” NON ESISTE
Comunicato degli Operai Autorganizzati Fiat Fca
Il primo giugno l’A. D. Fca Sergio
Marchionne presenterà il piano industriale che riguarderà tutto il
gruppo, in occasione dell’ “Investor Day“ a Balocco (VC).
Sono tutti in fibrillazione per conoscere i nuovi modelli e le relative novità che faranno la gioia di centinaia di migliaia di cittadini italiani e non.
Questo è ciò che tutti gli organi di informazione propaganderanno nei prossimi mesi pur di sponsorizzare uno dei marchi che tanti soldi porta nelle casse di giornali e televisioni.
Dietro a questo mondo bellissimo fatto di macchine ultra moderne e di gente estasiata che sembra
vivere nel paese dei Balocchi, e forse non è un caso che Marchionne quest’anno abbia deciso proprio Balocco per presentare il suo P.I., c’è ne uno parallelo fatto di mobilità, cassa integrazione, contratti di solidarietà, licenziamenti per mancanza di lavoro e per rappresaglia aziendale, un paese dove gli operai Fca si ammalano, si rompono, si suicidano, dove i ritmi della produzione sono massacranti, dove non hai il tempo di andare in bagno o di soffiarti il naso, di gente che produce migliaia di auto ma difficilmente ne può acquistare una.
Sono ormai destinati sostanzialmente alla chiusura stabilimenti storici come Mirafiori e Pomigliano, o come Grugliasco, mentre altri hanno già chiuso i battenti, come Termini Imerese.
Altri siti vivono condizioni non certo migliori, la Fca di Cassino pochi mesi fa ha licenziato 500 operai, quella di Melfi quasi certamente farà lo stesso a breve (si parla di 1000 esuberi).
Non andrà meglio ai siti in cui si producono motori diesel, Termoli e Pratola Serra, poiché tra breve tempo questa motorizzazione verrà abbandonata da Fca.
Sono migliaia i posti di lavoro già persi e altrettanti a rischio, come migliaia sono gli euro persi in busta paga in questi anni dai dipendenti Fca, mentre dirigenti e azionisti si sono arricchiti e si arricchiranno ancora sulla nostra pelle, sulla nostra fatica.
Oggi ci vengono a raccontare che ci aspetta un futuro industriale roseo e pieno di lavoro e ricchezza ma noi non conosciamo fin troppe bene Fca per non sapere che a guadagnarci saranno soltanto loro e per questo vi combatteremo con tutti gli strumenti a disposizione degli operai, la parola urlata in faccia ai padroni, la lotta stabilimento per stabilimento, la denuncia città per città, non ci fermeremo non ci fermerete.
Il primo giugno gli Operai Autorganizzati Fiat Fca saranno a Balocco per presentare il conto dei tanti fallimentari piani industriali del gruppo, per denunciare ancora una volta che certe operazioni di marketing servono solo a buttare fumo negli occhi ai tanti lucignolo che accorreranno nel paese dei Balocco.
Sono tutti in fibrillazione per conoscere i nuovi modelli e le relative novità che faranno la gioia di centinaia di migliaia di cittadini italiani e non.
Questo è ciò che tutti gli organi di informazione propaganderanno nei prossimi mesi pur di sponsorizzare uno dei marchi che tanti soldi porta nelle casse di giornali e televisioni.
Dietro a questo mondo bellissimo fatto di macchine ultra moderne e di gente estasiata che sembra
vivere nel paese dei Balocchi, e forse non è un caso che Marchionne quest’anno abbia deciso proprio Balocco per presentare il suo P.I., c’è ne uno parallelo fatto di mobilità, cassa integrazione, contratti di solidarietà, licenziamenti per mancanza di lavoro e per rappresaglia aziendale, un paese dove gli operai Fca si ammalano, si rompono, si suicidano, dove i ritmi della produzione sono massacranti, dove non hai il tempo di andare in bagno o di soffiarti il naso, di gente che produce migliaia di auto ma difficilmente ne può acquistare una.
Sono ormai destinati sostanzialmente alla chiusura stabilimenti storici come Mirafiori e Pomigliano, o come Grugliasco, mentre altri hanno già chiuso i battenti, come Termini Imerese.
Altri siti vivono condizioni non certo migliori, la Fca di Cassino pochi mesi fa ha licenziato 500 operai, quella di Melfi quasi certamente farà lo stesso a breve (si parla di 1000 esuberi).
Non andrà meglio ai siti in cui si producono motori diesel, Termoli e Pratola Serra, poiché tra breve tempo questa motorizzazione verrà abbandonata da Fca.
Sono migliaia i posti di lavoro già persi e altrettanti a rischio, come migliaia sono gli euro persi in busta paga in questi anni dai dipendenti Fca, mentre dirigenti e azionisti si sono arricchiti e si arricchiranno ancora sulla nostra pelle, sulla nostra fatica.
Oggi ci vengono a raccontare che ci aspetta un futuro industriale roseo e pieno di lavoro e ricchezza ma noi non conosciamo fin troppe bene Fca per non sapere che a guadagnarci saranno soltanto loro e per questo vi combatteremo con tutti gli strumenti a disposizione degli operai, la parola urlata in faccia ai padroni, la lotta stabilimento per stabilimento, la denuncia città per città, non ci fermeremo non ci fermerete.
Il primo giugno gli Operai Autorganizzati Fiat Fca saranno a Balocco per presentare il conto dei tanti fallimentari piani industriali del gruppo, per denunciare ancora una volta che certe operazioni di marketing servono solo a buttare fumo negli occhi ai tanti lucignolo che accorreranno nel paese dei Balocco.
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