mercoledì 18 aprile 2018

pc 18 aprile - La Pinotti, che è ancora in carica, è una servetta della Nato e degli Usa a cui bisogna rendere difficile la vita a ogni apparizione

una corrispondenza

MA QUALE OPERAZIONE CONCLUSA...
A proposito dell’attacco Usa-Regno Unito-Francia alla Repubblica Araba di Siria, qualche giorno dopo l’aggressione – avvenuta con il pretesto di distruggere tre arsenali contenenti armi chimiche – anche la ministra della difesa, la sampierdarenese Roberta Pinotti, prende la parola per dire la sua.
Chi scrive apprende le parole della politicante della delegazione del ponente genovese dall’emittente Rai News 24 nel pomeriggio di lunedì sedici aprile, leggendo i flash che appaiono nella parte bassa del teleschermo: «Obiettivo erano le armi chimiche. Operazione conclusa».
La senatrice rinominata – nel collegio Piemonte 2, quindi tra le paracadutate – esulta per quanto accaduto ed esprime una chiara posizione: l’obiettivo è stato raggiunto, ora ci si può occupare di altro: lasciamo lavorare gli organi di dis-informazione che su Siria e Russia stanno facendo un ottimo (per lor signori) lavoro.
Ma che le cose stiano in tutt’altra maniera ci pensa l’entità sionista a renderlo palese: lo fa attraverso i suoi militari che candidamente ammettono di aver bombardato a loro volta lo stesso Paese, esattamente una base militare iraniana a Palmira, con conseguenze per le strutture militari ed i soldati.
Si tratta in questo caso di un episodio gravissimo di aggressione da parte dei sionisti ad un’altra nazione in barba a qualunque trattato internazionale; è giunto il momento di non permettere più agli occupanti della Palestina di fare sempre ciò che meglio credono: l’alibi del trattamento inflitto loro dai fascisti tedeschi è scaduto, da quando lorsignori utilizzano metodi analoghi contro la popolazione civile palestinese.
Bosio (Al), 18 aprile 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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