Denunciamo l’aggressione, avvenuta oggi a Piazza
Vittorio, durante il sit-in chiamato da Casapound, in seguito allo stupro della
clochard tedesca della scorsa settimana. Si parla tanto di violenza sulle donne
ma oggi abbiamo visto come i nostri corpi vengono strumentalizzati in chiave
razzista dai media, dalla politica e dai fascisti. Sabato scorso eravamo a
Macerata come Non Una Di Meno, dove abbiamo ribadito che la violenza sulle
donne la fanno gli uomini, che non dipende dal passaporto, né dal colore della
pelle. Oggi, durante il presidio, un ragazzo e tre ragazze si sono ritrovate
nei pressi della manifestazione; dopo aver letto lo striscione “Stupri, furti e
violenze. Basta degrado all’Esquilino” e rifiutato i volantini offerti
insistentemente dai militanti di Cp, ne hanno
contestato la presenza e sono state aggredite. Le ragazze hanno provato a rispondere che l’iniziativa era strumentale ad alimentare la propaganda razzista e xenofoba contro i migranti. La risposta da parte dei “difensori delle nostre donne” sono stati calci, spintoni e sputi in faccia. Il tutto sotto l’occhio impassibile delle forze dell’ordine che non sono intervenute. Anche sentendo chiaramente un militante di Cp dire che avrebbe estratto “la lama”, non c’è stata reazione.
Solo in un
secondo momento le hanno allontanate con la forza, spintonandole, dicendo che
dovevano andarsene perché stavano provocando i manifestanti autorizzati. Come
Non Una di Meno denunciamo lo squadrismo fascista e la complicità delle forze
dell’ordine, denunciamo un’aggressione vergognosa ai danni delle ragazze che
hanno semplicemente espresso la loro contrarietà ai messaggi veicolati da
quella piazza. Èsempre semplice usare violenza in trenta contro pochi e
spalleggiati dalla polizia. La militarizzazione delle strade, l’espulsione dei
migranti e le ronde fasciste non sono la soluzione alla violenza sulle donne,
come vogliono farci credere. In questo periodo di campagna elettorale che
giorno per giorno si costruisce sui nostri corpi per alimentare l’odio
xenofobo, razzista e omofobo, saremo noi antifasciste transfemministe a
riprenderci le strade perché l’unica sicurezza sono i nostri corpi di donne,
migranti, trans, frocie.contestato la presenza e sono state aggredite. Le ragazze hanno provato a rispondere che l’iniziativa era strumentale ad alimentare la propaganda razzista e xenofoba contro i migranti. La risposta da parte dei “difensori delle nostre donne” sono stati calci, spintoni e sputi in faccia. Il tutto sotto l’occhio impassibile delle forze dell’ordine che non sono intervenute. Anche sentendo chiaramente un militante di Cp dire che avrebbe estratto “la lama”, non c’è stata reazione.
Non un passo indietro. Non una di meno!
#WeTooGether
Non Una Di Meno – Roma
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