Aiuto, non ci aspettavamo tanto entusiasmo!
Ieri sera la nostra assemblea è letteralmente raddoppiata rispetto a
prima del 10/2! Non avevamo dubbi, vista la partecipazione giovanile
straordinaria che sabato scorso sosteneva il corteo avanti oltre ogni
divieto, ribadendo che la lotta al razzismo e al suprematismo non
conosce ostacoli!
Un’assemblea determinata nella rivendicazione della giornata, che ha rilanciato per la primavera una lunga serie di iniziative: la prima sarà la data-evento che porterà per la prima volta a Piacenza Zerocalcare, artista di punta degli ultimi anni.
Un’assemblea determinata nella rivendicazione della giornata, che ha rilanciato per la primavera una lunga serie di iniziative: la prima sarà la data-evento che porterà per la prima volta a Piacenza Zerocalcare, artista di punta degli ultimi anni.
Abbiamo anche tirato le somme della lunga trafila di comunicati densi
di falsità e strumentalizzazione emessi dai vari
gruppi-associazioni-singoli contro di noi in questi giorni.
I casi più paradossali sono i comunicati deliranti, come quello che ci equipara alle BR, diramato da
un personaggio che abbiamo scoperto essere uomo di quella Confcooperative al centro delle nostre proteste degli ultimi anni nel settore logistica. I padroni a cui abbiamo fatto sganciare milioni di euro in questi anni si affannano ad attaccarci quando la rabbia tracima dai magazzini alle strade! Tutto quadra.
Per non parlare del caso letteralmente unico nel suo genere di Potere al Popolo Piacenza: l’organizzazione nazionale, a cui va il nostro rispetto, si è severamente dissociata dal comunicato emesso dalla sezione locale che a sua volta prendeva le distanze dal nostro corteo, condannando l’atteggiamento dei propri rappresentanti piacentini come “promotore della spaccatura dei fronti di lotta”. Potere al Popolo nazionale ha dimostrato di avere una cultura politica qualitativamente molto maggiore e diversa rispetto alla dissociazione equilibrista messa in campo dai locals, ancora ostaggio di logiche superate forse tenute in piedi da qualche sempiterno dirigente.
Non riportiamo neanche il diffamante, provocatorio e criminalizzante comunicato di Arci e Libera, che hanno dimostrato per l’ennesima volta l’infima (o meglio nulla: sembrano dei dischi rotti a difesa dello stato) levatura politica di cui sono portatori.
Nel complesso il clima ieri è stato di allegria, ma soprattutto di una rinnovata volontà di partecipazione politica forte di una nuova composizione giovanile capace di assumere criteri di ragionamento autonomi dal noioso e triste teatrino della retorica di cui si è parlato sopra.
Un’ultima nota, ma importante: l’assemblea ha valutato con estrema positività il rifiuto dell’ANPI provinciale di Piacenza di sottoscrivere un comunicato di associazione propostogli da alcune sigle.
Per noi è una scelta coraggiosa che si inserisce nel solco dell'unità d'azione all'interno di una cornice di legittimazione reciproca. L'ANPI provinciale di Piacenza ha dimostrato di essere più saggio di altri suoi corrispondenti in giro per l'Italia e rinnoviamo la nostra volontà di collaborazione già espressa e manifestata in occasione della piazza di sabato mattina.
I casi più paradossali sono i comunicati deliranti, come quello che ci equipara alle BR, diramato da
un personaggio che abbiamo scoperto essere uomo di quella Confcooperative al centro delle nostre proteste degli ultimi anni nel settore logistica. I padroni a cui abbiamo fatto sganciare milioni di euro in questi anni si affannano ad attaccarci quando la rabbia tracima dai magazzini alle strade! Tutto quadra.
Per non parlare del caso letteralmente unico nel suo genere di Potere al Popolo Piacenza: l’organizzazione nazionale, a cui va il nostro rispetto, si è severamente dissociata dal comunicato emesso dalla sezione locale che a sua volta prendeva le distanze dal nostro corteo, condannando l’atteggiamento dei propri rappresentanti piacentini come “promotore della spaccatura dei fronti di lotta”. Potere al Popolo nazionale ha dimostrato di avere una cultura politica qualitativamente molto maggiore e diversa rispetto alla dissociazione equilibrista messa in campo dai locals, ancora ostaggio di logiche superate forse tenute in piedi da qualche sempiterno dirigente.
Non riportiamo neanche il diffamante, provocatorio e criminalizzante comunicato di Arci e Libera, che hanno dimostrato per l’ennesima volta l’infima (o meglio nulla: sembrano dei dischi rotti a difesa dello stato) levatura politica di cui sono portatori.
Nel complesso il clima ieri è stato di allegria, ma soprattutto di una rinnovata volontà di partecipazione politica forte di una nuova composizione giovanile capace di assumere criteri di ragionamento autonomi dal noioso e triste teatrino della retorica di cui si è parlato sopra.
Un’ultima nota, ma importante: l’assemblea ha valutato con estrema positività il rifiuto dell’ANPI provinciale di Piacenza di sottoscrivere un comunicato di associazione propostogli da alcune sigle.
Per noi è una scelta coraggiosa che si inserisce nel solco dell'unità d'azione all'interno di una cornice di legittimazione reciproca. L'ANPI provinciale di Piacenza ha dimostrato di essere più saggio di altri suoi corrispondenti in giro per l'Italia e rinnoviamo la nostra volontà di collaborazione già espressa e manifestata in occasione della piazza di sabato mattina.
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