Il capo del governo è sotto inchiesta per due vicende. La prima è il "caso 1000", nel quale è accusato di aver ricevuto casse di sigari e champagne da facoltosi uomini d’affari in cambio di favori nei loro confronti. C'è poi il "caso 2000" che verte su un presunto accordo con Arnon Mozes, editore del quotidiano Yedioth Ahronot, per sfavorire il giornale rivale, Israel Hayom, in cambio di una copertura favorevole all'esecutivo.
“Ci sono sufficienti evidenze contro il premier” Benyamin Netanyahu per raccomandare la sua incriminazione per sospetta corruzione nelle due differenti indagini che lo hanno coinvolto. Lo ha annunciato ufficialmente il portavoce della polizia israeliana, Micky Rosenfeld. Il premier israeliano non si dimette dopo la raccomandazione e in un discorso alla nazione in tv si è proclamato innocente. “Queste raccomandazioni non hanno alcun valore giuridico in un Paese democratico”, ha dichiarato, respingendo ogni accusa da parte della polizia. Aggiungendo: “Continuerò a guidare Israele in modo responsabile e leale”, ribadendo che tutto ciò che ha fatto è stato per il bene del Paese e “non per i sigari degli amici né per una migliore copertura mediatica”. Netanyahu è sotto inchiesta per due vicende. La prima è il “caso 1000“, nel quale il premier è accusato di aver ricevuto casse di sigari e champagne da facoltosi uomini d’affari in cambio di favori nei loro confronti. C’è poi il “caso 2000” che verte su un presunto accordo fra Netanyahu e Arnon Mozes, editore del quotidiano Yedioth Ahronot, per sfavorire il quotidiano rivale Israel Hayom in cambio di una copertura favorevole al governo.
Nessun commento:
Posta un commento