sabato 17 febbraio 2018

pc 17 febbraio - L' avvocato dei carabinieri stupratori di Firenze strilla e invita a sparare contro gli antifascisti

Da Infoaut

“Chiunque partecipi a manifestazioni con l’intento di aggredire le forze dell’ordine va fermato con ogni costo e mezzo, compreso un proiettile in mezzo agli occhi” e “la gentaglia che vuole la guerra con i cittadini in uniforme trovi la guerra”, sono dichiarazioni dell’avvocato Giorgio Carta, a seguito della manifestazione di Piacenza.
Si tratta di uno degli avvocati difensori dei due carabinieri che stuprarono quest’estate due ragazze a Firenze. La strategia del legale? “È un bel ragazzo e quindi non ha bisogno di violentare nessuno”.
Qualche giorno fa ci sono state le 12 ore di interrogatorio per le due studentesse, in cui gli avvocati degli stupratori hanno posto domande morbose, spregevoli e non inerenti al processo, cercando in
tutti i modi di dimostrare che ci doveva pur essere qualcosa che queste ragazze hanno sbagliato.
Carta riporta sul suo profilo un post di Giorgio, giovane antifascista arrestato dopo il corteo per impedire l’apertura di una sede di Casa Pound a Piacenza, in cui il cuoco valsusisno esprime la sua indignazione riguardo all’interrogatorio. Insulti che a occhio e croce sembrano ricalcare il moto di disgusto che ha attraversato la gran parte di questo pase quando si è dovuto leggere sui giornali di un avvocato che si permette di chiedere a una donna stuprata cose come “lei portava le mutandine?”.
Essere messo davanti alla propria bassezza però proprio non va giù all’avvocato che quindi ha dichiarato di voler denunciare Giorgio per un calcolo infame: “Presenterò una denuncia nei suoi confronti al solo fine di evitare che possa eventualmente beneficiare della sospensione condizionale […]. L’eventuale risarcimento sarà interamente devoluto al brigadiere aggredito”. Quanta generosità!
Nel frattempo continuano a mescolarsi sul profilo personale di Carta post contro gli immigrati.Carta, con l’eccentricità del proprio personaggio, non fa che confermare un aspetto noto e strutturale: in barba a qualsiasi garantismo va tutelata l’autorità dell’Arma, anche quando stupra, anche quando abusa della propria divisa perché preserva quel tiepido fascismo in cui sguazzare nei secoli

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